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Premio Ragusani nel Mondo, c’è anche un generale dei Carabinieri tra i premiati

Ha avuto grandi responsabilità in missioni internazionali in Palestina e in Bosnia Erzegovina ma anche avuto importanti incarichi di comando in Italia. E' la storia di Renato Scuzzarello, generale dei Carabinieri in congedo e uno dei nuovi premiati del Premio Ragusani nel Mondo

Ha avuto grandi responsabilità in missioni internazionali in Palestina e in Bosnia Erzegovina ma anche avuto importanti incarichi di comando in Italia. E’ la storia di Renato Scuzzarello, generale dei Carabinieri in congedo e uno dei nuovi premiati del Premio Ragusani nel Mondo in programma sabato prossimo 29 luglio alle ore 20 in piazza Libertà a Ragusa. E Ragusa è proprio la sua città di origine anche se naturalmente, per la sua straordinaria carriera, si è spostato in varie parti d’Italia e nel mondo. Scuzzarello racconterà la sua storia sul palco del premio, salendo con l’emozione che tutti i premiati hanno, e trovando l’abbraccio e l’affetto caloroso del pubblico, di quei tanti ragusani che vengono in piazza per accogliere orgogliosamente i tanti ragusani che si trovano fuori, che idealmente costituiscono “l’altra Ragusa”. Scuzzarello, tra l’altro appassionato di equitazione, ha partecipato a numerose gare nazionali ed internazionali, ricevendo nel 1977 il Premio Padua quale atleta dell’anno. Ma oltre alla sua brillante carriera, il comitato del premio ha scelto la sua storia per un’iniziativa molto particolare, che tra l’altro ci riporta al tema delle nuove tecnologie, in questa edizione tema molto preponderante. 

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Dopo il suo congedo dall’Arma dei Carabinieri, ha infatti attivato una collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali di Ragusa, con il Parco Archeologico di Kamarina e con la società Global Digital Heritage, e ha dato vita, a costo zero, ad un progetto per la valorizzazione e la fruibilità digitale del patrimonio culturale della città che ha consentito, finora, la digitalizzazione in 3D di 500 reperti del sito di Kamarina e del Museo archeologico di Ragusa. Insomma un lavoro che non solo ha dimostrato amore e passione per la città dove è nato, ma che ha permesso e permette di far fruire dei beni culturali iblei da tutto il mondo attraverso il web. 

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