Quando arriva una notizia come quella che è stato trovato un monopattino elettrico in quel di Caltanissetta noleggiato a Catania viene da pensare: il guidatore è arrivato con il mezzo a due ruote o se lo è caricato in auto? Noi vogliamo pensare che il malcapitato “si sia partito” con il monopattino l’11 dicembre e sia arrivato il 13 dicembre, cioè oggi, appena in tempo per farsi denunciare, sconvolto ma pronto per farsi intervistare da tutto il mondo e con un libro sul cammino a due ruote elettriche con un piede solo, come un guru, scalzo sul Cammino di Caltanissetta. Sicuramente aveva improntato un voto sacro; sicuramente voleva dimostrare di essere ecologico anche sulle lunghe distanze; sicuramente non sapeva che i monopattini hanno il GPS ma avrebbe dimostrato la grande autonomia di questi monopattini; sicuramente faceva parte di una pubblicità ironica e divertente per farci conoscere sempre in negativo, noi ci aspettiamo di sentire da colui: “non l’ho rubato volevo vedere che autonomia e durata poteva avere questo innovativo mezzo, grazie per avermi dato questa possibilità”, un po’ come gli hacker che violano i sistemi di sicurezza di una grossa banca, per poi farsi assumere a stipendi straordinari.
Quindi in realtà non è stato né furto e né un atto vandalico ma solo un modo per far capire la validità del prodotto: un vero ladro intelligente e creativo non avrebbe rubato un mezzo che poteva essere recuperato…
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