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La struttura della magia, PNL, la Programmazione Neuro Linguistica

“Quando vado ai convegni sulla PNL, la metà delle volte non riesco a capire di cosa stia parlando la gente. E l’ho inventata io!” (Richard Bandler).

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La PNL cioè Programmazione Neuro Linguistica, come si intuisce anche dal nome, pone l’accento nella connessione esistente tra linguaggio e atteggiamenti/comportamenti, in pratica, su come l’uso del linguaggio influisce sulla mente e viceversa creando, in questo modo, la nostra realtà. Bandler afferma che la PNL è il processo attraverso cui scoprire come pensiamo, come comunichiamo e come agiamo, così da poter cominciare a farlo in modo più fluido e fruttuoso.

Per poter parlare di PNL serve, oltre a capire cos’è e da quali intenti nasce, anche scoprire quali credenze confuse e negative ci girano intorno, essendo da molti criticata aspramente. Tentiamo di fare un po’ di chiarezza.

La PNL nasce negli anni 70’ in America da 2 personalità sicuramente eccentriche e geniali, il matematico Richard Bandler e il Professore di Linguistica John Grinder e si diffonderà in Italia nella seconda metà degli anni 80’.

La prima domanda è: cosa ha spinto veramente Bandler e Grinder a voler creare la PNL?

Partendo dall’assunto che l’obiettivo che si prefigge questa affascinante disciplina è di essere “la scienza dell’eccellenza”, Bandler e Grinder, hanno notato, che alcuni individui, riescono ad ottenere naturalmente risultati straordinari e nelle loro menti balenò la curiosa domanda: questi modelli di eccellenza possono essere ripetuti?

Insieme iniziarono tentando di estrapolare e rendere replicabili, tramite studio, le strutture profonde di pensieri e comportamenti di individui di successo. L’obiettivo era permettere anche ad altre persone di acquisire o migliorare certe abilità in un determinato campo, escludendo del tutto il concetto di mera fortuna o destino.

La definizione che ne dà Robert Diltz, uno dei suoi maggiori esponenti, afferma: “la PNL è qualunque cosa funzioni”.

Tra i primi individui di successo che furono studiati troviamo “Virginia Satir” e “Milton H. Erickson” che grazie alla loro grande empatia e l’uso magico del linguaggio, favorirono l’estrapolazione di modelli comunicativi di grande efficacia.

Lo studio della PNL avviene direttamente sul campo, tramite persone efficaci e con risultati duraturi nei loro rispettivi settori (vendita, comunicazione, terapia, insegnamento etc.).

Insomma, il pensiero determinate è “se qualcosa funziona si apprende affinché possa essere alla portata di tutti”. Se ad esempio, conoscessimo una persona che ha ottimi rapporti con gli amici, potremmo dire che, in quel settore della sua esistenza, questa adotta naturalmente schemi funzionali. Infatti, uno dei principi cardini della Programmazione Neuro Linguistica è che qualsiasi risultato otteniamo in qualsiasi ambito della nostra vita è sotto la nostra totale responsabilità, che letteralmente significa abilità a rispondere e non dipende da nessun altro se non da noi stessi. Questo vuol dire che se qualcosa è inefficace, perché piuttosto che addossare “la colpa al brutto tempo o alla sfiga che si accanisce contro di noi”, non si prova a cambiare semplicemente strategia, magari partendo da uno schema più funzionale?

I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi (R. Bandler).

Tra le critiche più efferate sulla PNL, vi è la credenza che abbia obiettivi manipolativi, e può essere comprensibile dato che, inizialmente, è stata utilizzata molto nella vendita da tanti pseudo professionisti  con poca etica e magari anche in maniera arrangiata. Oggigiorno ci sono ancora molti individui che hanno letto un paio di libri o fatto un corsicino e si improvvisano grandi professionisti. È ovvio che, come in qualsiasi settore, serve la giusta preparazione e soprattutto l’essere corretti. Nel lavoro o con gli altri la scelta se avere o meno un comportamento etico dipenderà esclusivamente dalle intenzioni della persona stessa, nessuno può costringerci a tenere un certo tipo di condotta, nel bene e nel male.

Sfortunatamente, alcune persone sembrano non utilizzare la PNL nei modi che i suoi fondatori avevano inizialmente immaginato. Invece di condividere le proprie idee e contribuire così all’aumento della qualità della vita su questo pianeta, alcuni la usano nel tentativo di essere riveriti o di passare per dei santoni. (R.Bandler e O. Fitzpatrick).

Un buon testo di riferimento per iniziare dalle basi potrebbe essere questo: Richard Bandler, John Grinder, La struttura della magia. Casa editrice Astrolabio-Ubaldini, Roma, 1981. Sempre e ancora in ristampa.

Articolo proposto alla redazione da Viviana Palumbo

 

 

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