Il prof. Luca Siniscalco si occupa a livello accademico e in parte anche divulgativo di tematiche filosofiche, estetiche e di carattere esoterico, in particolare collabora con la Fondazione Evola, e ha avuto insieme alla sottoscritta il piacere di coordinare questo ciclo di incontri, dedicati all’approfondimento di uno dei temi forse di maggior attualità dell’opera evoliana, ma al contempo di uno di quelli forse meno noti e meno approfonditi per il suo carattere un po’ eccentrico rispetto a certi schemi interpretativi, a certe riduzioni del pensiero di questo affascinante controverso autore.
Fenomeni di trascendenza nell’amore umano, il sesso e i valori umani, amore eterno gelosia e orgoglio sessuale, fenomeni di trascendenza nella pubertà.
“Tradizione” significa per Evola qualcosa di “sacro” e di “sovrumano”, che sia possibile conoscere e ritrovare solo dopo aver abbandonato definitivamente il sapere “profano” ed esplicitamente “umano” dei moderni. La sua espressione più autentica si ritrova in dottrine “metafisiche” dove si può indagare ed esprimere la struttura ontologica del mondo, potendone svelare il fondamento stabile ed eterno nascosto dietro a quello materiale e necessario. Nel passaggio a questa nuova prospettiva Evola si porta dietro le principali idee che erano state centrali nel suo “idealismo magico”, come quella di “potenza. Così la potenza del sesso e dell’amore legato a quest’ultimo verrà spiegato in maniera dettagliata attraverso una serie di parametri che secondo fanno parte della conoscenza profana ma che possono essere utili per una sorta di iniziazione metafisica che trasformi l’uomo e la donna in esseri assoluti.
Il sesso come energia superiore, ha una propria forma con cui il mondo tradizionale può esprimere i significati finali attraverso “il mito”. All’amore sessuale si riconosce la forma più universale in cui gli esseri umani cercano di superare momentaneamente attraverso l’unione estatica, la dualità e la frontiera fra Io e non-Io, l’Io e il Tu. Così ricorre il tema della dualità e della polarità originaria, attraverso la metafisica e le figure divine e mitologiche. Il segreto e l’essenza del sesso già esisteva nella stessa divinità. Esisteva già come energia superindividuale e principio trascendente nelle sfere del sacro, del cosmico, dello spirituale. Attraverso la varietà di figure differenziate di dei e dee si dovrebbe cogliere l’essenza dell’eterno mascolino e femminino, in quanto l’opposta sessuazione degli esseri umani ne è soltanto un riflesso immaginario. La forza energetica del sesso, radice stessa dell’individuo vivente, non potrà mai essere realmente soppressa. Infatti potrà essere sostanzialmente trasmutata in maniera ascetica attraverso la sua sacralizzazione e realizzazione di ordine soprannaturale. Trascendere la condizione umana in una continua rigenerazione. La forza in mutazione si manifesta ordinariamente nel sesso e il segno reale non è l’avversione per il sesso bensì l’indifferenza e la calma nei suoi confronti. L’abuso della sessualità può invece causare un esaurimento nervoso che può ripercuotersi sulle facoltà mentali, sull’intelligenza e sul carattere. Ben lo sanno gli adolescenti che non vengono guidati. Infatti i borghesi dell’ottocento ma anche nei primi anni del 900 parlavano di ebefrenia che è una particolare forma di schizofrenia anche nota come psicosi della giovinezza, proprio perché le sue manifestazioni hanno esordio in età adolescenziale. I sintomi iniziali passano spesso inosservati o vengono considerati come segni di disturbi psicopatologici minori come nevrastenia o isteria. Le cause dell’ebefrenia non sono ancora del tutto conosciute. Alcuni studi recenti suggeriscono che questo disturbo schizofreniforme possa derivare da una disfunzione a livello cerebrale, che coinvolge la dopamina e la serotonina, probabilmente influenzata da una combinazione di fattori biologici ed ambientali. E se invece fosse soltanto l’energia sessuale che non viene riconosciuta e canalizzata? D’altronde nei tempi antichi ragazze e ragazzi venivano iniziati proprio durante l’adolescenza come rituale di passaggio alla condizione di adultità.
Infatti per ritornare al sesso, il liquido seminale è una energia dinamica che bisogna convertire in energia superiore. Con gli antichi insegnamenti esoterici si possono padroneggiare gli impulsi, per liberare una più ampia e sottile energia. Questa energia potrà essere utilizzata per la contemplazione e la realizzazione spirituale. L’aspetto rituale ed evocatorio del sesso ha sempre avuto una funzione fondamentale nei percorsi dell’eros sacralizzato e dell’uso non naturalistico del sesso. Il fondo dell’eros è animato da un elemento magnetico. Questo determina una polarità essenziale, generatrice di uno speciale stato di ebbrezza e di esaltazione con corrispondente spostamento del livello ordinario della coscienza. l’amante porta, in un certo senso, nel proprio sangue l’amante e viceversa, incurante della distanza che eventualmente può separarli. L’eros, nel rapporto senza contatti fisici, può propiziare lo stato fluidifico, producendo una intensità-vertigine quasi inconcepibile per l’uomo e la donna comuni. Ma questa elevazione si scontra con il concetto ordinario e romantico dell’amore eterno, gelosia e orgoglio sessuale.