“Valutiamo positivamente il programma elaborato dal gruppo Fs Italiane per assicurare la copertura 4G su tutta la rete alta velocità entro i prossimi 18 mesi e potenziare la fibra ottica lungo l’intera rete ferroviaria”. È quanto dichiara la Fit- Cisl a margine della riunione del Dipartimento nazionale mobilità svoltasi ieri. “I 2 miliardi di investimento impiegati nei due progetti di innovazione e digitalizzazione produrranno sicuramente effetti positivi per l’intero sistema ferroviario e ne beneficeranno i clienti di tutte le imprese. Conseguentemente ci aspettiamo un poderoso programma di percorsi formativi continui e qualificati per consentire la gestione e il mantenimento in efficienza delle nuove dotazioni digitali. La crescita professionale delle risorse interne al gruppo Fs è, secondo noi, fondamentale e imprescindibile. I processi di valorizzazione devono essere previsti per tutti i profili aziendali, compresi quelli dirigenziali”.
Inoltre, la Fit esprime apprezzamento “per la recente partnership siglata da Trenitalia con Costa Crociere che prevede soluzioni di viaggio integrate nave-treno, che favoriscono e valorizzano sempre più un tipo di mobilità sostenibile” in ambito Pnrr. E a proposito di progetti Pnrr, la sigla sindacale ritiene “sia necessario rivalutare gli effetti del progetto denominato ‘Rete snella’, un piano che nelle intenzioni avrebbe dovuto migliorare la capacità infrastrutturale e diminuire i costi operativi. Di fatto ha comportato la riduzione di una serie di enti ritenuti obsoleti fra i quali binari, raccordi, scambi (nelle stazioni e negli scali ferroviari) e di altri enti propedeutici alla gestione della circolazione treni, con effetti che, a distanza di qualche anno, si stanno rivelando discutibili, in particolar modo in occasione di guasti sulle linee con conseguenti perturbazioni del traffico ferroviario. Su questo aspetto sarà opportuna l’apertura di un confronto con i vertici di Rfi”.
Un altro tema ritenuto prioritario dal Dipartimento Mobilità della Fit-Cisl è quello della sicurezza sia per quanto attiene alle aggressioni al personale di front line sia per gli aspetti legati al fenomeno infortunistico. “Considerato il significativo valore del protocollo anti aggressioni sottoscritto presso il Mims nello scorso mese di marzo – conclude la nota della Fit-Cisl – ora bisogna passare alla fase operativa attraverso la convocazione dei tavoli presso le Prefetture coinvolgendo tutti i soggetti interessati a partire dalle aziende”.
