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Nasce “Space for Children”, app interamente pensata per l’infanzia

Roma, 21 mar. – Si chiama Spacy ed è il protagonista di Space for Children, innovativa app interattiva pensata per aiutare i bambini a destreggiarsi in un momento storico particolarmente complesso e stressante. E come l’arrivo della primavera porta insito in sé il senso della rinascita, anche lo sbarco di questo piccolo eroe anti-Covid, vuole essere foriero di speranza, positività, leggerezza e di un nuovo sentire. Disponibile gratuitamente su tutti gli store digitali per almeno sei mesi a partire dal 4 aprile, Space for Children è un originale esperimento di iper-interattività in grado di rivoluzionare l’esperienza del gioco e aprire nuovi sentieri di supporto per i più giovani. Finanziato dall’Esa, Agenzia Spaziale Europea, attraverso l’iniziativa Esa Space Solutions, e presentato dall’Istituto scientifico pediatrico Irccs Giannina Gaslini insieme a Hypex, startup specializzata nella Realtà Interattiva, Space for Children è un progetto unico nel suo genere a livello mondiale e nasce con un duplice obiettivo. È didattico in primis, perché i piccoli utenti, attraverso il racconto di una storia e stimolati a interagire con un mondo onirico e di fantasia, potranno così acquisire comportamenti corretti da tenere nell’attuale situazione di emergenza.

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Ma ha anche un deciso obiettivo scientifico. Questa primavera uno studio elaborato dai ricercatori del Gaslini aveva già evidenziato una serie di problematiche psicologiche causate dal lockdown sui minori quali irritabilità, difficoltà di addormentamento, risvegli notturni, inquietudine o ansia da separazione. Ora con Space for Children le modalità di interazione e le scelte effettuate (raccolte in modo anonimo e con assoluto rispetto della privacy) verranno elaborate dai medici, dagli psicologi e dai ricercatori del Gaslini, con l’obiettivo di rendere pubblica, a tutta la comunità scientifica e al termine della fase di sperimentazione, una nuova ricerca aggiornata sugli effetti e sulle conseguenze psicologiche che questa pandemia sta provocando sui bambini. Abbiamo fatto sin da subito nostro il progetto ‘Space for Children’, dichiara la dottoressa Silvia Scelsi, responsabile del D.I.P.S dell’Ospedale Gaslini. Abbiamo messo nel progetto tutta la nostra esperienza e anche quanto emerso, nella primavera scorsa, dal survey ‘Ciao come stai?’. Sarà estremamente importante per noi sia valutare se ci siano stati, e in che direzione, cambiamenti negli stati d’animo e nelle percezioni del virus da parte dei più piccoli, così come testare nuovi strumenti di interazione e di ingaggio digitali, sia a scopo educativo che terapeutico.

Attraverso una mini sit-com Fanta-Comedy, composta anche da quiz e giochi da risolvere, Space for Children consentirà ai bambini di acquisire, in maniera semplice e immediata, informazioni fondamentali sul difficile contesto in cui si trovano. Tale coinvolgimento attivo del bambino affonda le radici nell’esigenza di aprire un canale comunicativo efficace: il gioco attraverso un dispositivo mobile, strumento familiare e non giudicante, offre ai più piccoli una comfort zone nella quale si potranno esprimere con la massima libertà. E il gioco interattivo è un modo interessante, moderno ed efficace per interfacciarsi con le nuove generazioni che, come dimostrato da diversi studi, apprendono con maggiore facilità proprio attraverso il gioco. Novità assoluta è che, contrariamente a quanto accade nei tradizionali videogiochi digitali, in Space for Children il bambino interagirà anche con veri attori in carne e ossa, ripresi in azioni dal vivo e che risponderanno ai comandi dello spettatore in un modo mai realizzato prima d’ora. Grazie a Hypex, società innovativa e pioniera nel settore della Realtà Interattiva, il giocatore vivrà un’esperienza video live-action inedita, immersiva e coinvolgente che, a differenza dalla realtà aumentata (Ar) e dalla realtà virtuale (Vr) gli permetterà di entrare nella storia e in luoghi reali, controllando situazioni e attori reali.

“Il carattere ludico-formativo del progetto non è una novità – spiega Riccardo Boccuzzi, founder e amministratore delegato di Hypex – nonché anima del progetto. Il gaming è oramai connotato quasi obbligatorio per parlare al target dei giovanissimi. Interagire con attori in carne e ossa è invece sicuramente una novità e la fortissima empatia che si crea con Spacy nasce come reale necessità per esorcizzare una sorta di tabù sul Coronavirus, o meglio sugli aspetti più critici che il virus ha messo in scena con il suo arrivo nella vita dei bambini”. “Più in profondità scendiamo, selezionando i lati più oscuri dello scenario da comunicare, più in alto dobbiamo volare a livello narrativo/estetico per far sì che quello scenario venga ‘esorcizzato’ -aggiunge – Se vogliamo ad esempio parlare del tanto temuto tampone senza spaventare i bambini, dobbiamo farlo con i due occhioni dolcissimi di Spacy in una piattaforma spaziale o addolcire il racconto con una musica disneyana durante il gioco della campana”.

L’esperienza complessiva dell’app è costituita da quattro cortometraggi, ognuno con un protagonista diverso. Due femminee due maschi, che corrispondono come età alle due fasce di utenza immaginata dai creator (Children, fra i 7 e i 9 anni, e la Kids, tra i10 e i 12). Con semplici gesti o movimenti delle dita sul touch-screen, i giovani utenti potranno cambiare gli sviluppi della trama, decidere le azioni che il protagonista dovrà compiere o scegliere la risposta che dovrà dare. Il software brevettato Hypex consentirà di trasformare gli input ricevuti attraverso gli smartphone e tablet in istruzioni che determineranno l’evoluzione del videoclip. Il risultato è che ogni attore, a seconda del gesto compiuto dal bambino sul dispositivo mobile, agirà sullo schermo in modi diversi e l’evoluzione narrativa si adatterà alle scelte fatte. La sceneggiatura, semplice ma perfettamente mirata, è stata elaborata insieme a pediatri e psicologi infantili del Gaslini, per studiare nel dettaglio gli spunti di indagine e gli aspetti psicoeducativi da introdurre nella storia per far sì che dal ‘modus interagendi’ si possano poi trarre informazioni utili a definire un quadro psicologico generale delle nostre piccole generazioni. L’app, fruibile tramite smartphone e tablet, sia Apple che Android, sarà scaricabile almeno fino a settembre, un tempo ritenuto idoneo per veicolare messaggi utili e allo stesso tempo per raccogliere la risposta emotiva dei bambini attraverso l’interazione digitale.
(Cap/Adnkronos)

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