CATANIA – Debutterà giovedì 6 dicembre alle ore 21:00 sulle tavole del piccolo teatro del Canovaccio di Catania (via Gulli, 12) lo spettacolo “Dear Ludwig” – Sogni, passioni, amori e frustrazioni di L.van Beethoven – scritto, diretto ed interpretato da Nicola Costa (repliche programmate per venerdì 7 ore 21:00, sabato 8 ore 17:00 ed ore 21:00 e domenica 9 ore 18:00).
Giunto al suo sesto allestimento, quello di Costa (nella foto) è senz’altro un interessantissimo viaggio all’interno del mondo privato di Ludwig van Beethoven, alla scoperta dei rapporti con Mozart e con musicisti in voga nel periodo del classicismo musicale viennese, con Napoleone, con l’adorata madre, con i fratelli, con le donne amate a cui ha dedicato alcune delle sue celebri sonate per pianoforte, con la malattia, con Dio, con il privato della sua concezione artistica e musicale. Uno spettacolo che fa riflettere e che non manca di divertire e commuovere. “Tra me e Beethoven esistono diverse analogie – dichiara Costa- Il suo pensiero è di una contemporaneità straordinaria, forte, incisiva, tale da essere considerata vicinissima, per contenuti, ai molti altri testi di nuova drammaturgia. La purezza di spirito ed il temperamento determinato e goliardico ma al tempo stesso generoso di Ludwig, permettono di entrare in contatto con l’uomo al di la del genio, con la sua forza ma anche con le sue debolezze”. Ad accompagnare le sequenze dello spettacolo non mancheranno le musiche per pianoforte e le sinfonie di Beethoven che rendono l’opera di Costa ancora più incisiva, sino alla lettura dello storico testamento di Heiligenstadt con il quale l’uomo-Ludwig ed il suo genio senza tempo, da tempo stremati dalla malattia e dalla sordità, si congederanno dal consorzio umano. Sulla scena, oltre alo stesso attore-regista, anche Franco Colaiemma,Gianmarco Arcadipane, Angelo Ariosto, Alice Sgroi e Carmela Sanfilippo (fonica e luci di Gabriele Pizzuto) completano il cast di una compagnia affiatata e di ottimo livello artistico, pronta a presentare al pubblico catanese e non solo uno lavoro di grande spessore che merita di essere visto.