17.3 C
Catania
lunedì, Aprile 29, 2024
spot_imgspot_img
HomeProvinceAgrigentoMandrarossa winery, Roberta Urso e la Sicilia che non ti aspetti

Mandrarossa winery, Roberta Urso e la Sicilia che non ti aspetti

Mandrarossa è una realtà senza confini. Mossa da un’anima che va alla ricerca di nuove storie da raccontare. Storie che affondano le radici in territori da scoprire.

L’accoglienza Mandrarossa Winery nella persona della meravigliosa Roberta Urso, responsabile delle pubbliche relazioni e comunicazione delle Cantine Settesoli di Menfi, è stata calorosa, fresca e marina, un benvenuto da Vittorio, lo storico ristorante hotel situato proprio sulla sabbia di Portopalo di Menfi e il pranzo con gli antipasti di pesce dove Urrà di Mare, uno dei miei vini preferiti di Mandrarossa accompagnava festoso quegli ottimi sapori. Anche noi che siamo siciliani nei sei giorni di vacanza lavoro, abbiamo visto boschi e immense distese di viti che scendono fino al mare, che sul versante Etna, da dove proveniamo non si vedono da almeno cento anni. E poi il sole è diverso la luce ti acceca perché è tutto bianco mentre da noi il nero della lava assorbe la luce e non ci abbaglia.

Pubblicità

Roberta Urso: “Mandrarossa winery, Menfi, territorio delle Terre Sicane, un territorio ricco di biodiversità che presenta diversi terroir, diverse esposizioni, altimetrie e 5 tipi di suoli, queste brezze marine che regalano a tutti i prodotti in questa terra generosa votata per l’agricoltura e per la viticoltura vini che sono assolutamente freschi, minerali, dalla forte impronta territoriale. Mandrarossa Winery è una cantina sostenibile è stata inaugurata nel giugno 2021 e rappresenta l’ultimo anello nell’investimento di Mandrarossa che parte dalla zonazione, dalla selezione clonale, dallo studio e mappatura dei suoli per produrre vini sempre più distintivi. Continua nell’investimento fatto in tecnologia capace di trasformare le uve di un altissimo profilo qualitativo in vini eccellenti e termina qui, dove invece arriva l’emozione che facciamo vivere ogni giorno ai nostri visitatori per scoprire questo territorio bellissimo. Rispettando anche nella costruzione della Winery con ferro cemento e legno che si sviluppa sottoterra, non invadendo il territorio, ma rispettandolo e ci consente di ammirarlo dalla sua splendida terrazza, il tetto giardino fatto di macchia mediterranea con i pannelli solari che ci consentono di produrre energia pulita”.

 

Dal sito mandrarossa.it: “Più a sud, trasportati dal caldo vento di scirocco, scendiamo sulla costa: profumi salmastri, paesaggi azzurro mare, brezze marine miti, circondano vigneti a perdita d’occhio. Le tante colline che caratterizzano il paesaggio, determinano diverse pendenze, esposizioni ed altitudini, che combinate con le tipologie di suoli creano tanti differenti microclimi, ciascuno ideale per ogni diverso vitigno coltivato. Il territorio collinare consente infatti l’esposizione dei vigneti a sud, favorendo un maggiore assorbimento della luce del sole, elemento fondamentale per la loro crescita. Le condizioni ambientali a questa latitudine sono ideali per la coltivazione della vite: il clima secco ed asciutto, la luce forte, intensa e talvolta abbagliante, l’influenza del mare, i venti caldi del sud, le brezze marine, le escursioni termiche, sono tutti elementi che incrociandosi, rendono i vigneti salubri e le uve di grande qualità. Qui nel Menfishire il vigneto di Mandrarossa, che dopo anni di studi ha iniziato a produrre nel 1999, si estende per 500 ettari, che vanno da una altitudine si 440 metri sul livello del mare fino alla spiaggia, attraversando una moltitudine di bellissime Contrade. Il territorio di Menfi è infatti suddiviso in una vera e propria costellazione di Contrade, zone di campagna vocate e votate alla coltivazione della vite e tempestate di vigneti di eccellenza, tra cui primeggiano per tradizione varietà autoctone come il Grecanico ed il Nero D’Avola, o gli internazionali Sirah, Merlot, Cabernet sauvignon, Chardonnay, per innovazione e sperimentazione il Fiano, il Viognier, Petit Verdot, l’Alicante Bouschet, lo Chenin Blanc, il Sauvignon Blanc”.

 

 

Roberta Urso: “Si coltivano diversi vitigni autoctoni, internazionali e poco frequentati, la vendemmia inizia a fine agosto e dura fino ad ottobre perché ogni vitigno ha bisogno del suo tempo di maturazione. “La Sicilia che non ti aspetti” perché non solo il sole, il mare, il ficodindia, il cannolo, Mandrarossa non solo Menfi ma anche Etna e Pantelleria, il mare d’inverno, il ritrovo dei cervi, la neve, i panorami mozzafiato di Pantelleria che per un fenomeno di rifrazione a volte si vede da Menfi in inverno, il fiume Belice che getta nel mare, la Sicilia di Mandrarossa esce fuori dai luoghi comuni.

 

 

Le storie ritrovate

ll progetto delle Storie ritrovate nasce con l’obiettivo di produrre vini da uve autoctone siciliane, che raccontino la vera storia dei territori in cui nascono. un percorso che passa attraverso i 3 territori in cui siamo presenti. Si parte da Menfi con l’assaggio dei Vini di Contrada, Bertolino Soprano e Terre del Sommacco, Grillo e Nero d’Avola in purezza, figli di uno studio condotto sulla migliore resa del suolo 100% calcareo.

Mandrarossa è una realtà senza confini. Mossa da un’anima che va alla ricerca di nuove storie da raccontare. Storie che affondano le radici in territori da scoprire.

Le etichette delle Storie Ritrovate sono realizzate da Nancy Rossit diventano così dei veri e propri quadri in cui immergersi sognando ad occhi aperti.

Bertolino Soprano è una contrada dove signor Santo coltiva il suo grillo da tre generazioni in un suolo molto arido fatto di pietre dove si ritrovano fossili e conchiglie nell’etichetta c’è la sua storia dove lui andava a cavallo e incontrava conigli volpi e Pizzo Giuliana che si trova su cocuzzolo sopra la vigna andando e venendo da Sciacca. Bertolino Soprano 100% Grillo, sentori floreali infusi a note leggermente erbacee intensi profumi di pesca bianca e cedro; al palato ha una giusta acidità che lo rende piacevolmente fresco e sapido.

Terre del Sommacco contrada Miccina tra Sambuca e Contessa Entellina rosso Nero D’Avola vino da terreno calcareo quasi spigoloso mineralità e freschezza. La maturazione avviene per 8 mesi in tulipe di cemento, 19 mesi in botti grandi. Affinamento minimo 8 mesi in bottiglia. Fragrante e piacevolmente fruttato con note di ciliegia, mora e viola; al palato è morbido, fruttato con tannini delicati e vivace freschezza. La storia ritrovata ci porta al 1860 dove una delle colonne garibaldine a causa dell’ostilità delle popolazioni si fermò a Sambuca. I soldati erano talmente laceri, scalzi, senza cibo e stremati. Capitanati dal colonnello Orsini si fermarono presso questa fattoria, di cui ancora ci sono le rovine, la fattoria Sommacco dall’arbusto spontaneo delle nostre campagne che si abbarbica su quei muri antichi. La mattina successiva la popolazione di Sambuca aiuta questi soldati li veste li rifocilla e gli permette di raggiungere Garibaldi a Palermo, anche qui l’etichetta racconta questa storia.

E poi il documentario su Mandrarossa e sulle Cantine Settesoli con i protagonisti della nostra storia: Roberta Urso e uno degli agronomi  Francesco Di Carlo.

 

Copyright SICILIAREPORT.IT ©Riproduzione riservata

Clicca per una donazione

Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter

Per essere aggiornato con tutte le ultime notizie, le novità dalla Sicilia.

Le Novità di Naos

Il mensile di cultura e attualità con articoli inediti

- Advertisment -

Naos Edizioni APS

Sicilia Report TV

Ultimissime

Dona per un'informazione libera

Scannerizza QR code

Oppure vai a questo link

Eventi

Le Rubriche di SR.it

Vedi tutti gli articoli