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HomeRubricheL'intervistaEroscultura e il romanzo erotico

Eroscultura e il romanzo erotico

Ha fondato la casa editrice Eroscultura e poi l’ha ceduta alla Brè Edizioni diventandone il direttore editoriale: lui è Daniele Aiolfi.

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Eros da cui deriva la parola erotismo ha due significati. Il primo è Eros: La componente sessuale dell’amore, spec. nei suoi riflessi indiretti e profondi sulla psiche; elemento fondamentale nella dottrina della psicoanalisi. Il secondo è: La personificazione della passione amorosa nella mitologia classica. Cioè il dio Eros nato dall’unione di Ares (dio della guerra) e Aphrodite (dea dell’amore).

S.B. Perché hai scelto di fondare una casa editrice di letteratura erotica?

D.A. Perché mi piace, perché l’erotismo è il motore del mondo (lo ha detto Freud, non io, anche se condivido) perché è una sfida nei confronti di una cultura bigotta che ufficialmente si scandalizza, poi la notte li trovi nei club privé, frequentatissimi.

Quali sono gli elementi che, a tuo avviso, hanno fatto sì che il mondo dell’editoria si interessasse a questo genere?

In effetti questo genere è antico come la scrittura: ai tempi dei Romani serviva come base per l’educazione sessuale, Ovidio scrisse l’Ars Amandi per questo motivo. Fin ad arrivare fino 1700 in maniera più o meno anonima dove circolavano dei pamphlet scritti da autori famosi a volte nobili, filosofi, libertini come il Marchese De Sade. Qualcuno pensa che sia esploso con la famosa trilogia delle 50 sfumature, ma la narrativa erotica è sempre esistita, solo che si teneva chiusa in un cassetto. A me piacciono le sfide, quindi non potevo non buttarmi.

Come si pone la letteratura erotica: “supera” i video erotici?

Non li supera, a mio avviso, li completa. Gli uomini, esseri più sempliciotti, e io sono uomo e lo so, si “accontentano” di una immagine sexy per stimolare la propria immaginazione. Le donne, menti più complesse e piacevoli da frequentare, si eccitano con un pensiero, ecco perché prediligono la narrativa che fa sognare. Non di meno, conosco donne che gradiscono il video porno e uomini che trovano stimolante un romanzo erotico.

E che cosa cerca il pubblico, o i lettori, in un romanzo erotico?

Indubbiamente l’eccitazione, ma per qualcuno degli spunti da utilizzare con il compagno/a.

Da un punto di vista soggettivo, ci sono motivazioni precise che ti hanno spinto ad avvicinarti al genere?

Il desiderio di esprimere una sessualità prorompente attraverso la narrativa.

Ci sono romanzi che ti hanno colpito particolarmente e a cui fai riferimento in fase di selezione dei manoscritti?

No, ritengo che ogni autrice o autore debba esprimersi al meglio secondo il proprio sentire, e come editore, prediligo l’originalità, sempre più difficile da trovare, anche se giusto ieri mi è giunta un’opera di una giovane calabrese molto gradevole e diversa. La pubblicherò a ottobre.

Hai un’aspirazione letterario-erotica precisa?

No, lascio ai miei autori la massima libertà, e pubblico ciò che ritengo valido, anche se non particolarmente commerciale. Purché sia ben scritto!

Quali elementi “ti convincono” in un manoscritto?

Originalità, scorrevolezza del testo, assenza di errori, storia coinvolgente.

Le sfumature dell’erotico sono complesse: esiste una scala di valutazione del potenziale erotico che ha un’influenza sulle tue decisioni in fase di selezione per incontrare il gusto dei lettori?

No, non ho una scala perché ogni lettore ha la propria e io intendo dare un prodotto che soddisfi tutti i lettori. Da me ognuno troverà ciò che lo posso appagare, dal romanzo “forte” al delicato, dal gay al lesbo o BDSM ecc.

Che lavoro c’è dietro la scelta di una copertina e, soprattutto, come si influenza la scelta dei lettori?

La copertina, e il titolo, sono molto importanti e noi cerchiamo sempre un’immagine (non volgare, non nudo) che esprimano il contenuto senza svelare, ma che sappiano attrarre il lettore.

E come si fa a rendere “diverso e accattivante” un romanzo erotico?

Con la fantasia, creare la situazione diversa, in fondo il sesso nasce nella mente, non… laggiù, quindi con la fantasia si fa molto.

Qualche episodio che ti è accaduto in fase di selezione o di editing?

No, nulla di particolare. Mi duole sempre dare un rifiuto, anche per testi pessimi perché dietro c’è un impegno che va rispettato, ma mi dispiace che qualcuno non accetti il rifiuto e risponde con insulti, per quanto io sia sempre garbato.

C’è stato un momento in cui ti sei “smarrito” leggendo un inedito o ti sei sentito tutt’uno con i personaggi?

Oh, sì, qualche volta! Ho pubblicato 200 opere ma ne ho una ventina che sono davvero speciali e almeno 5 che son veri capolavori. Per alcuni ho pianto, per altri ho avuto splendide eccitazioni Uomo sono…

E che tipo di rapporto si stabilisce con lo scrittore durante la fase di editing?

Sempre cordiale di rispetto e collaborazione. La parte più bella del mio lavoro è lo splendido rapporto che ho con molti miei autori-autrici. Ricevo confidenze intime e richieste di suggerimenti comportamentali, in fondo ho 65 anni e una certa esperienza di vita.

Molti casi di letteratura erotica hanno dell’autobiografico: Valérie Tasso, Catherine Millet, Melissa P., a te è capitato di dover trattare con manoscritti autobiografici?

Certo, ma mai vi dirò di chi si tratta.

Quindi in qualche modo sei il confessore delle “vite segrete” di donne e uomini italiani. In che modo si deve andare incontro alla personalità dell’autore?

Ho una grande capacità di empatia, me lo riconoscono molti autori, e questo li mette a loro agio. Molto è dovuto al rispetto che ho nei loro confronti. E anche della “fiducia” che loro invece hanno nei miei confronti.

Gli scrittori sono di più uomini o donne? Quali sono i loro “profili psicologici”?

70% donne 30% uomini. C’è di tutto ma in comune hanno una ampia apertura mentale ed è bellissimo.

I lettori sono più gli uomini o le donne? Quali solo i loro “profili psicologici”?

Direi 65% donne e 35% uomini e qui posso dire meno cose, non li vediamo, anche perché vendiamo prevalentemente ebook. Sappiamo la loro età: in media dai 35 ai 55 anni, lì c’è il grosso. I giovanissimi il sesso lo fanno, non lo leggono e dopo i 60… qualcuno tira i remi in barca. Peccato.

Esiste una letteratura omosessuale, bisessuale o transessuale?

Certo! E ho dei romanzi magnifici di quei generi, scritti da chi omosessuale lo è nella vita privata e quindi riesce a scriverne in maniera autentica.

Quali sono i generi erotici che vanno per la maggiore?

Rosa, dominazione-BDSM, romantico, lesbo, gay.

Quali sono i titoli che hanno venduto di più?

That’s all: o un romantico romanzo erotico di Deborah Sansalone; Stupide scommesse di Delia Deliu; Oltre la perdizione Luciano Dal Pont. E poi un classico romantico da due anni in classifica A modo mio di Viola Raffei. Vi dico brevemente la traccia: Julie è una bellissima ragazza di 25 anni che sta per laurearsi in agraria, quando incontra Leonardo, uno splendido e affascinante giovane che le sconvolge letteralmente la vita e soprattutto i sensi. Le cose, però, non vanno come lei sperava e la comparsa di un nuovo ragazzo, Gabriele, mescolerà le carte rendendo tutto assai complicato e difficile. Si ritroverà in mezzo a due fuochi senza sapere che direzione prendere. Riuscirà l’amore a indicarle la strada giusta?

E come sempre solo l’Amore inteso come Eros e Cultura può rischiarare la luce sulla strada della Conoscenza.

 

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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