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La via dello scroccone enogastronomico: the way of the scrounger food and wine

Le indiscrezioni di Lorenzo il Magnifico sulla funzione delle sanguisughe, in spagnolo sacacuartos, ovvero gli scrocconi al desco dei nobili, onnipresenti agli eventi di enogastronomia

In inglese si può dire in tanti modi scrounger, cadger, sponger, moocher, in francese riferito a pranzi e cene pique-assiette, in spagnolo sacacuartos che sarebbe sanguisuga perché lo scroccone che arriva agli eventi di enogastronomia è il tipo o la tipa che si è inventato un lavoro…

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Oggi si chiama anche influencer, ma quanto meno il tipo o la tipa indossa un capo, si trucca in un modo, con quei prodotti,  anche colui o colei che cucinano o promuovono un prodotto di cucina, ce lo mostrano chiuso sigillato o appena creato, quindi offrono qualcosa a qualcuno, esiste una regola di “do ut des”, “ti insegno qualcosa”, “ti faccio vedere qualcosa che tu puoi fare e che ti serve nella vita”. Ha un senso!!!

Lo scroccone enogastronomico invece no!!!

La sua via è a senso unico lui o lei, spesso lui e lei così danno meno nell’occhio, arrivano e si depositano: lei con la sua borsettina scintillante e i tacchi a spillo e lui con il suo iphone ultimo modello, che per pidocchioseria non ha mai la memoria per fare video, che tanto a cosa gli servono, si mettono in prima fila palesano un corso di “sommelleria”, che è un investimento per continuare a fare gli scrocconi, perché loro osservano, annusano e ingurgitano litri di vino, decretando castronerie, che non hanno mai una fantasia di sorta, se non il ben volere di chi li ospita, perché fanno folla che serve nelle foto che troneggiano sui social. E quando mangiano, semmai riescono fare un commento di qualsiasi sorta, il loro furoreggiare è soltanto una magra evacuazione, che è quella che possono portare come file di interscambio nella loro “frugale” vita.

Diceva bene Lorenzo il Magnifico sugli scrocconi che si presentavano al suo desco: “Mio caro Bembo , –  riferendosi a Pietro Bembo suo amico, cardinale, scrittore, grammatico, poeta e umanista italiano, – il potere non si riferisce solo ai denari, ai poderi e a ciò che gli artisti possano dire di te e delle tue opere, ma anche a quanti si siedano al tuo desco, alla tua tavola e possano omaggiarti rispetto alla qualità del tuo cibo e del tuo vino. Sono una serie di sanguisughe, sacacuartos, come dicono gli spagnoli, che ci permettono di soffrire meno delle nostre malattie endemiche, quali la “gotta”, determinata dalla nostra opulenza di consumare carni pregiate e vino dalle nostre viti di qualità. Lo sai, che li  usano come sanguisughe, sacacuartos  per migliorare il mio stato di salute e quando loro le mettono su di me sulle mie gambe, sulle mie braccia, sul mio addome, io vedo tutti quelli che sono seduti alla mia tavola che a volte non so nemmeno chi sono e mi sembrano che abbiano la stessa forma. I medici, i dottori dicono che ci fanno del bene, ma in qualche modo ci depauperano dalla nostra linfa vitale, senza nessun arricchimento da un punto di vista storico, programmatico, e visionario, pur non avendo una missione se non quella di asciugare le nostre cantine e le nostre provviste, i sacacuartos, le sanguisughe, gli scrocconi”.

Abbiamo fatto una ricerca al nord tra le varie cantine e manifestazioni enogastronomiche: l’incidenza dello scroccone come sempre è molto più bassa che al sud soprattutto nella zona del catanese, dove un modo di dire che sarebbe “fare polpette” è molto in voga. Le riviste del nord guardano molto ai risultati su web e ai riscontri che al sud, soprattutto nella nostra provincia, ancora non incidono perché la provincialità dilaga, ma chi fa audience e qualità sui contenuti e sulla storia di quello che propaga permane, chi invece persegue il singolo posto per il desco del tavolo maldestro invece no. Fatto sta che “le bolle danno alla testa e fanno festa” ma i risultati che perdurano, sono le nostre ricerche, le storie delle nostre origini, le qualità delle nostre produzioni, che possono essere esportate e che ci rendono unici nella nostra espressione. Tutto il resto verrà benignamente sepolto dalla lava della nostra montagna. La foto dell’eruzione è di questo momento storico.

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Assistente di redazione Psicologa e sessuologa
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