Palermo, 11 set. – Si alzerà giovedì 24 settembre, alle 10, il sipario sull’undicesima edizione di ‘Una marina di libri’, a Palermo. La manifestazione, che si concluderà domenica 27 settembre, si terrà come di consueto all’Orto botanico dell’Università degli Studi di Palermo e quest’anno ha ricevuto il sostegno dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo e dell’Ars. Il direttore artistico è Piero Melati, affiancato da Matteo Di Gesù, Salvatore Ferlita e Masha Sergio. Promossa da Ccn Piazza Marina & dintorni – organismo no profit che mette insieme più di 65 operatori commerciali e culturali del centro storico di Palermo – e si sviluppa grazie a un’ampia rete di sinergie sul territorio cittadino, in primis con le case editrici palermitane Navarra e Sellerio, con la libreria Dudi, che cura il cartellone di editoria per l’infanzia, e con la stessa Università di Palermo.
L’undicesima edizione, dal titolo ‘Mondimperfetti’, sarà necessariamente ridimensionata sia per numero di ingressi che per numero di eventi. Gli ingressi saranno contingentati e su prenotazione con un numero massimo di 350 persone ogni due ore, 7 slot che copriranno 14 ore quotidiane dalle 10 della mattina.
Tutti i visitatori avranno due ore di tempo per visitare la fiera – con un percorso obbligato che permetterà di raggiungere tutti gli stand, evitando assembramenti – e assistere agli eventi, poi si dovrà uscire per dare la possibilità agli altri ospiti di entrare in sicurezza. Obbligatoria la prenotazione online sul sito www.unamarinadilibri.it. “Una Marina di libri, di cui il Comune è da sempre partner, rappresenta una delle eccellenze del panorama culturale della città – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Mario Zito – Una di quella manifestazioni che dimostra come la cultura sia stata e sia uno dei motori della rinascita di Palermo. Una Marina di libri ha rappresentato negli anni un esempio fra i più riusciti di sinergia e collaborazione fra pubblico e privato, fra associazionismo culturale e pubblica amministrazione, dando vita ad una manifestazione che invita, stimola e accoglie migliaia di palermitani e turisti, eccellenze locali e internazionali. Un esempio, per fortuna non più raro, di lievito culturale”.
(Adnkronos)