Se è vero che la Shoah rischia l’oblio, come denuncia la senatrice Liliana Segre, oggi più che mai è compito delle istituzioni culturali tenere viva la memoria di quelle pagine buie della storia, soprattutto con i più giovani. Proponendo non la stanca celebrazione di un anniversario ma il ricordo vivo di come l’umanità possa scivolare negli abissi più profondi della sua negazione. Il Teatro Massimo prova a farlo attraverso le parole e la musica in tre concerti, in programma venerdì 27 gennaio, in Sala Onu alle 9:00, alle 10:15 e alle 11:30. Ne saranno protagonisti i giovani musicisti dell’Ensemble strumentale della Massimo Youth Orchestra, diretti dal Maestro Michele De Luca, e l’attrice Silvia Ajelli che leggerà e interpreterà alcuni brani tratti dal diario (1941-1943) e dalle lettere (1942-1943) di Etty Hillesum, la scrittrice olandese ebrea vittima dell’Olocausto.
“Se anche non rimanesse che un solo tedesco decente – scrive la Hillesum nel suo diario – quest’unico uomo meriterebbe di essere difeso contro quella banda di barbari, e grazie a lui non si avrebbe il diritto di riversare il proprio odio su un popolo intero. Questo non significa essere indulgenti nei confronti di determinate tendenze, si deve ben prendere posizione, sdegnarsi per certe cose in certi momenti, ma quell’odio indifferenziato è la cosa peggiore che ci sia …”.
Il programma musicale del concerto per il Giorno della Memoria spazia dal Quartetto per archi n. 8 di Shostakovich, composto nel 1960 in soli tre giorni e dedicato alle vittime del fascismo e della guerra al Theme di Schindler’s List di John Williams, alla Klezmer Suite di Salvatore Nogara e chiude sulle note de La vita è bella di Nicola Piovani. Ad interpretarlo, i giovani solisti Denise De Luca al violino, Alessio Calabrò al violino, Francesco Michele Martorana alla viola, Alessio La China al violoncello, Antonio Nogara al clarinetto, Vittoria D’Agostaro al pianoforte.
I concerti delle formazioni giovanili del Teatro Massimo sono realizzati con il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti (CdP).
Foto: Silvia Ajelli
