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Antimafia: tratta, favoreggiamento immigrazione e prostituzione, 4 arresti

Le indagini della Polizia scattate dopo la denuncia di una vittima, il racconto: "segregata e sottoposta a riti Voodoo"

Palermo, 18 gen. (Adnkronos) – La Polizia di Stato ha eseguito stamani a Palermo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di quattro nigeriani ritenuti responsabili, a vario titolo, di tratta di persone, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, reati aggravati perché commessi da persone appartenenti all’associazione nigeriana di tipo mafioso (secret cult) denominata ‘Black Axe’.

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Le indagini, condotte dalla sezione Criminalità straniera e prostituzione della Squadra Mobile di Palermo e coordinate dalla locale Direzione distrettuale antimafia, sono scattate dopo la denuncia di una ragazza nigeriana, accompagnata da un pastore pentecostale, a cui si era rivolta per sottrarsi ai suoi aguzzini. La vittima ha raccontato di violenze subite nel suo paese d’origine da parte di persone appartenenti a un’organizzazione ‘cultista’ e del modo in cui era riuscita a entrare clandestinamente in Italia per poi essere destinata alla prostituzione.

L’indagine, che si è avvalsa anche di attività tecnica, ha consentito di confermare le dichiarazioni rese dalla donna e di acquisire importanti elementi in ordine ai reati contestati agli arrestati, oltre che la loro appartenenza al secret cult ‘Black Axe’. All’esecuzione del provvedimento ha collaborato personale della Squadra Mobile di Taranto, in quanto tre dei destinatari del provvedimento restrittivi risultano attualmente dimoranti nella cittadina pugliese.

Segregata nel suo paese d’origine, sottoposta a un rito voodoo e ridotta a ‘schiava’. E’ stato il racconto drammatico di una giovane donna a fare scattare le indagini della Squadra mobile di Palermo che hanno portato all’arresto di quattro nigeriani, accusati, a vario titolo, di tratta di persone, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, reati aggravati perché commessi da persone appartenenti all’associazione nigeriana di tipo mafioso (secret cult) denominata ‘Black Axe’.  A far scattare le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, è stata proprio la denuncia della vittima, accompagnata da un pastore pentecostale nigeriano, a cui si era rivolta per avere aiuto. Agli investigatori della Squadra mobile la ragazza ha raccontato di essere stata segregata nel suo paese d’origine da un gruppo di uomini appartenenti al secret cult denominato ‘Black Axe’ e di essere riuscita a liberarsi grazie all’intercessione di un connazionale, dietro suo impegno a recarsi in Italia come ‘schiava’ di quel gruppo.

Era stata così sottoposta a rito voodoo durante il quale aveva promesso di restituire 15.000 euro, somma necessaria per raggiungere illegalmente l’Italia. Giunta a Palermo, approfittando del suo stato di soggezione e sotto la minaccia di morte e violenze, è stata costretta alla prostituzione e i soldi consegnati per la restituzione del debito. “La donna è riuscita a sottrarsi ai suoi aguzzini – spiegano gli investigatori -, rivolgendosi al pastore che per la propria ‘opera di aiuto’ ha ricevuto minacce di morte”.

 

 

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