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Maltempo, controlli e interventi dei tecnici comunali

Il sindaco Salvo Pogliese ha convocato una riunione con gli assessori Barbara Mirabella, Alessandro Porto, Fabio Cantarella e Sergio Parisi, a cui hanno partecipato i responsabili tecnici comunali che da due giorni operano per fronteggiare l’emergenza maltempo, che ha causato criticità in molte parti della città e in alcuni edifici pubblici, per infiltrazioni d’acqua o distacco di calcinacci. L’intervento di ripristino più importante ha riguardato gli uffici giudiziari della ex Pretura di Via Crispi, dove gli operai del Comune hanno costruito adeguate protezioni in una delle terrazze dello stabile, così da evitare le copiose cadute di acqua piovana nel piano sottostante. Un intervento di urgenza ha riguardato anche il Palazzo di giustizia di piazza Verga, mentre più ampio è stato quello effettuato a Palazzo Gandolfo, sede degli uffici comunali del Personale, che oggi è rimasto chiuso proprio per permettere l’esecuzione dei lavori. Particolare attenzione è stata data alla verifica dei 96 plessi scolastici di competenza comunale. Proprio ieri il sindaco Pogliese con una propria ordinanza ha sospeso le attività didattiche per la giornata di oggi, proprio per consentire ai tecnici di effettuare in sicurezza gli opportuni controlli, curati sia dagli operai delle Manutenzioni che da quelli della protezione civile, ma anche dei lavori pubblici e della Multiservizi: complessivamente una cinquantina di unità di personale, in campo per garantire la sicurezza dei cittadini oltre ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e ai volontari. In alcuni di queste verifiche sono state rilevati infiltrazioni e allagamenti, anche in qualche palestra, e si è intervenuto per ripristinare le condizioni minime essenziali di utilizzo dei locali, già da domani. Nella riunione si è fatto il punto anche sulla problematica degli allagamenti del villaggio Santa Maria Goretti, che con le piogge di eccezionale intensità di questi giorni si è ripetuto e sul temporaneo allagamento di alcune delle vie principali della città. Le relazioni dei tecnici e i particolare quella dell’ingegnere Fabio Finocchiaro, direttore delle manutenzioni comunali, hanno spiegato come: “l’ingente volume d’acqua che si è creato all’interno dell’alveo del torrente ha trasportato notevoli quantità di materiale proveniente dalle zone a monte e considerato che occorre procedere (per evitare in futuro possibili esondazioni e allagamenti), all’espletamento di interventi di dragaggio, rimozione e smaltimento dei citati materiali, oltre a quelli ordinari che il Comune ha effettuato. Il Tribunale Superiore delle acque pubbliche ha stabilito che la competenza ad intervenire, per rimuovere le criticità relative agli alvei fluviali torrentizi, è della Regione”. Tuttavia, il sindaco Pogliese ha dato disposizioni agli uffici dell’Ecologia e delle manutenzioni di intensificare le attività di ripulitura del Forcile dal materiale, alcuni dei quali però ricadono in territorio del Comune di Misterbianco e anche più a monte, dove si dipartono i torrenti. Pogliese ha inoltre ringraziato tutti i dirigenti e gli operatori per l’abnegazione mostrata nell’assistere i disagi della popolazione, soprattutto di quella di villaggio Goretti e ricordato come l’Amministrazione sia stata attiva fin dai minuti successivi agli eccezionali eventi atmosferici, con personale della protezione civile e l’assessore Alessandro Porto presente sui luoghi.
“Su una cosa desidero fare chiarezza – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – poiché da più parti si è cercato di fare disinformazione in maniera consapevole: non è assolutamente vero che l’allagamento di via Etnea sia dipeso dalla mancata pulitura dei tombini, perché questa era stata fatta regolarmente a settembre. Purtroppo l’enorme quantità di acqua caduta in poco meno di un’ora non era sostenibile. In ogni caso, al di là delle polemiche – e non è questo il momento per farle – la priorità rimane quella di programmare per tempo, dopo anni di incuria e di abbandono, le politiche di controllo e prevenzione del rischio idrogeologico, dotandoci degli strumenti normativi (tra questi il Piano Regolatore) necessari. Catania non può vivacchiare nella gestione delle emergenze, affrontando questioni serie e delicate senza idonei strumenti di prevenzione”.

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