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Sui social mail bombing alla Guardia Costiera italiana per salvare 100 migranti a largo della Libia

Un altro barcone con 100 migranti a bordo è stato segnalato questa mattina da Alarm Phone, il sistema di allerta telefonico utilizzato per segnalare imbarcazioni in difficoltà, a 60 miglia al largo delle coste di Misurata, in Libia. Il natante in un primo momento non aveva chiesto aiuto. Adesso avrebbe iniziato a imbarcare acqua. A questo punto nelle ultime ore i social si sono mobilitati per chiedere alla Guardia Costiera italiana che vengano immediatamente messe in campo tutte le iniziative necessarie per trarre in salvo i 100 migranti naufragati al largo della costa libica. Si tratterebbe di uomini, donne e persino di bambini la cui presenza questa mattina è stata segnalata da Alarm Phone, il sistema di allerta telefonico usato per indicare imbarcazioni in difficoltà. Nella richiesta di aiuto uno dei migranti ha detto, disperato: “Presto, non riesco più a parlare perché sto congelando”. E ancora: “Roma e Malta ci hanno detto di contattare la guardia costiera di Tripoli come autorità competente, finora non abbiamo avuto risposta. Non possiamo nemmeno confermare che abbiano ricevuto il nostro messaggio. Stiamo chiamando tutti i numeri di telefono, finora senza successo”.

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Questo il testo che sta girando su WhatsApp e Facebook:

Nel Mar Mediterraneo, nel mare “nostrum”, in questi minuti, si sta rischiando un’altra tragedia, l’ennesima. Un’imbarcazione a largo della Libia ha lanciato un allarme. A bordo ci sono 100 persone, tra cui 20 donne e 12 bambini, che stanno rischiando il congelamento. Il governo maltese e quello italiano non stanno intervenendo, sostenendo che la guardia costiera libica ha la situazione sotto controllo e che sta per intervenire, ma non è così. Sono già passate tre ore da quando sono state lanciate le prime drammatiche richieste di aiuto dall’imbarcazione.

OGGETTO: 20 GENNAIO 2019 – RICHIESTA DI INTERVENTO IMMEDIATO PER IL SALVATAGGIO DI 100 VITE UMANE

TESTO: “Io sottoscritto, NOME+COGNOME, chiedo alla Guardia Costiera Italiana di rispondere ai principi di solidarietà delle persone di mare, e di intervenire subito per salvare le persone a bordo dell’imbarcazione che si trova a largo delle coste libiche.

La Guardia Costiera italiana ha sempre svolto in questi anni importanti operazioni di soccorso in mare portando in salvo migliaia di persone: oggi non può restare a guardare la morte in diretta senza intervenire.
Non siate complici di questo delitto.

NOME+COGNOME

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Paolo Zerbo
Paolo Zerbohttp://zarbos.altervista.org
Paolo Zerbo Direttore responsabile Laurea in Sociologia Communication skills and process model ICT developer
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