BOLOGNA – Condannata nel 2008 a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele di tre anni, a Cogne il 30 gennaio 2002, sarebbe libera con mesi di anticipo rispetto alle previsioni, potendo usufruire di molti giorni di liberazione anticipata per la buona condotta. Da giugno 2014 era in detenzione domiciliare a Ripoli Santa Cristina, sull’Appennino bolognese. La ‘mamma di Cogne’ uscì dal carcere della Dozza di Bologna nel giugno 2014 dopo aver ottenuto dal tribunale di sorveglianza il regime di detenzione domiciliare a Ripoli di Santa Cristina, sull’Appennino Bolognese. Lo stesso tribunale ha informato la donna che la pena è stata espiata in anticipo per la buona condotta tenuta dalla Franzoni.
Il delitto di Cogne è fra i casi più controversi della cronaca italiana recente, ed è stato oggetto di una copertura mediatica febbrile. Tutto inizia la mattina del 30 gennaio 2002, quando il 118 riceve una chiamata da una piccola frazione di Cogne, Comune montano della Val d’Aosta. A chiamare è Annamaria Franzoni, che chiede l’intervento urgente dei sanitari per soccorrere il figlio Samuele Lorenzi di 3 anni