ALBA (CN) – Una busta sospetta, simile a quella ricevuta oggi al quartier generale della Lavazza, sarebbe arrivata nel pomeriggio anche allo stabilimento della Ferrero, ad Alba (Cuneo). All’interno trovata una polverina che ha fatto scattare il sistema di controllo interno e che al momento sotto analisi chimico-biologica. Sul posto con i carabinieri sono intervenuti sia i vigili del fuoco del nucleo Nbcr che una squadra di artificieri. La produzione industriale ancora non è stata interrotta, poiché non sussisterebbero particolari criticità. Un’altra busta ancora sarebbe arrivata ieri anche allo stabilimento Caffè Vergnano di Santena a Torino. I sette dipendenti della Lavazza residenti nell’ufficio dove la busta è stata aperta sarebbero ancora sotto osservazione. Gli investigatori attendono ancora gli esiti delle analisi dell’istituto Zooprofilattico. Nella busta, inviata dal Belgio pare, c’era anche una lettera scritta al computer in cui si chiedevano 300mila euro per non avvelenare il caffè. Polizia e carabinieri, che indagano sul caso, stanno valutando tutte le ipotesi.
Buste sospette a Ferrero, Lavazza e Vergnano
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