Palermo, 26 feb. (Adnkronos) – Il Comune di Palermo ha aderito alla Carta di Firenze firmata questa mattina dal sindaco Leoluca Orlando nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio al termine della prima giornata del Forum del Mediterraneo. “La pace si collega, oggi più chemai, alla vita che costituisce il diritto dei diritti degli esseri umani e che s’intreccia con la mobilità internazionale – ha detto Orlando durante il suo intervento – Il diritto alla pace è troppo spesso mortificato dalle leggi degli Stati. Per questo noi sindaci siamo come un’agenzia educativa, perché abbiamo una libertà di visione che altri livelli di governo non hanno. E Palermo, in tal senso, è in prima linea.
A Palermo non ci sono migranti, chi vive a Palermo è palermitano senza differenze fra chi è nato o ci vive. Non esistono identità ma un contesto e dunque ribadiamo con forza il nostro rifiuto alla maledetta legge del sangue che produce solo genocidi”. Il primo cittadino ha poi rilanciato il progetto del Recs (Rescue European Civil Service). “Verremo processati per il genocidio del Mediterraneo – ha detto – e rischiamo di essere processati per il genocidio in Ucraina e per le guerre che seminano morte e distruzione in tutto il mondo. Bisogna istituire il Recs, un servizio civile europeo che salvi la vita e l’Europa si deve svegliare. Non si chiudano gli occhi di fronte alle morti se vogliamo che il Mediterraneo sia un mare di vita.
La vita è un diritto e non si può promuovere la pace se non si ha rispetto per la vita”. A Palermo, il 19 marzo, si terrà un evento promosso dalla società civile al quale aderisce la Città metropolitana e che vedrà la firma della Convenzione dei diritti del Mediterraneo: “Si tratta di un momento importante – ha concluso il sindaco – che coinvolgerà tutta la società civile di 20 paesi mediterranei. Per fare del Mediterraneo un luogo di incontro, di vita, di dialogo e di umanità. La società civile manderà un messaggio di pace stando dalla parte di chi vive e di chi muore, troppo spesso tra l’indifferenza degli Stati”.