Palermo, 2 gen. – Una perdita di Pil in Sicilia nel 2020 pari a -8,1 per cento, inferiore comunque a quella media dell’Italia. La stima elaborata da Prometeia in base alle informazioni disponibili è stata presentata oggi dal vice presidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao. “La crisi pandemica, pur colpendo tutti i territori e i settori – spiegano dall’assessorato all’Economia -, risulta particolarmente penalizzante nelle aree del Paese con più diffuse presenze produttive colpite dal ‘lockdown’, ovvero più manifatturiere e aperte ai mercati esteri”.
Le previsioni relative all’anno 2020 mostrano una caduta consistente sia dei consumi (-10,8 per cento) che degli investimenti (-11,9 per cento). La fiducia dei consumatori è caduta a picco da febbraio a maggio. L’indice è passato da un valore di 113,2 a uno di 94,7, con uno scatto negativo di intensità non riscontrabile neppure negli anni della crisi finanziaria del 2008. Segno meno in tutti i settori produttivi: -2 per cento per il comparto agricolo, -11,9 per cento per l’industria, -9,7 per cento per il settore delle costruzioni e -8,1 per cento per i servizi. Sul fronte dell’export i volumi delle esportazioni sono risultati in flessione già nel corso del 2019 (-14,1per cento). I dati riferiti ai primi nove mesi del 2020 incorporano gli effetti del lockdown di primavera e manifestano una ulteriore flessione del 21,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. In dettaglio, la flessione maggiore si registra fra i derivati del petrolio (-33,7 per cento), ma anche l’export non-oil si contrae (-5,8per cento).
Per quanto riguarda lo scenario economico atteso, le previsioni che sono formulate nella Nadefr assumendo le ipotesi contenute nella Nadef dello Stato, si basano sull’assunto che la distribuzione di uno o più vaccini si compia entro metà 2021 e sia tale da consentire al Governo di allentare del tutto o quasi le misure restrittive. In questo contesto, grazie all’avvio dei programmi di investimenti pubblici, il recupero dell’economia dovrebbe quindi riprendere slancio nel corso del 2021, dando anche luogo a un significativo effetto di trascinamento sul 2022.
(Adnkronos)
