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Aifa vieta vaccino AstraZeneca in tutt’Italia “in via precauzionale”

Roma, 15 mar. – L’Aifa ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid-19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso”, annuncia l’Afa che, “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”.

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L’Agenzia italiana del farmaco renderà “nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”. Lo sottolinea la stessa Aifa, dopo aver sospeso in via precauzionale l’uso del vaccino AstraZeneca in Italia.

“Diverse autorità responsabili delle campagne vaccinali nazionali nei Paesi dell’Unione Europea hanno temporaneamente sospeso la vaccinazione con il vaccino Covid-19 di AstraZeneca. Questa è una precauzione presa alla luce della loro situazione nazionale, mentre l’Ema indaga su una serie di eventi di coaguli di sangue” che si sono sviluppati “in persone che avevano ricevuto il vaccino, come riportato in precedenza”. Lo precisa l’Agenzia europea del farmaco in una nota, dopo che anche l’Agenzia italiana del farmaco Aifa ha stoppato in via prudenziale l’impiego del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.

Episodi di “coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero molto limitato di persone che hanno ricevuto il vaccino” AstraZeneca. A fare il punto, mentre le attività d’indagine proseguono, è l’Agenzia europea del farmaco Ema che sta concentrando le sue analisi su una serie di eventi segnalati dopo l’iniezione scudo. “Molte migliaia di persone – puntualizza l’ente europeo in una nota – sviluppano coaguli di sangue ogni anno nell’Ue per diversi motivi. Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale”. L’Ema assicura che “continuerà a comunicare ulteriormente se opportuno” sulla vicenda. “Nel frattempo, chiunque abbia ricevuto il vaccino e abbia dubbi, deve contattare un operatore sanitario appropriato. È importante che le persone che sospettano di avere un effetto collaterale dopo la vaccinazione lo riferiscano all’autorità nazionale di regolamentazione dei medicinali o a un operatore sanitario che possa aiutarli a farlo”, ribadisce l’agenzia.
(Adnkronos Salute)

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