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Sanremo, i look che hanno fatto storia: dal finto pancione di Bertè alle tutine dei Maneskin

Milano, 1 feb. (Adnkronos) – Ci sono abiti che hanno fatto la storia di Sanremo, entrando di prepotenza negli annali della tv. Altri, invece, hanno fatto sollevare più di un sopracciglio, non solo per scollature eccessive, stampe animalier, piume e spacchi vertiginosi, forse un po’ sopra le righe per il tempio della canzone italiana. Ma perché, chi li indossava, volente o nolente, è riuscito a dettare tendenza, imponendosi con una carrellata di look indimenticabili, spesso discutibili, sicuramente eccessivi. Del resto, si sa, Sanremo, al via stasera con la 72esima edizione, non è solo il palcoscenico della musica italiana, ma anche la passerella ideale per sfoggiare meravigliosi abiti da red carpet. O commettere imperdonabili scivoloni di stile. Alcune mise, oltre a suscitare l’ironia della rete, hanno destato scandalo. E’ il caso dell’abito bicolore creato da Fausto Puglisi per Belen Rodriguez nel 2012 e che lascia scoperto il tatuaggio sull’inguine: una maliziosa farfallina che basta a trasformare la soubrette argentina in icona di provocazione. A far discutere, nel 1999, è anche Anna Oxa, quando dai pantaloni a vita bassa fa capolino un tanga nero. Un look firmato Tom Ford, allora al timone creativo di Gucci, destinato a riscrivere la storia di stile del Festival. E se è vero che non è Sanremo senza polemiche, lo scettro di regina di look stravaganti va sicuramente a chi della provocazione ha fatto uno stile di vita. Come Loredana Bertè, che nel 1986, esibendosi sulle note di ‘Re’ sfoggia un minidress di latex nero (con tanto di borchie e finto pancione) realizzato per lei dal costumista Sabatelli.

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Ricordava invece un’algida regina delle nevi Patty Pravo, che per Sanremo 1984 sale sul palco avvolta in una tunica bianca che mal si sposa con il suo incarnato pallido e i capelli cotonati. Il look più sexy? Sicuramente quello di Sabrina Salerno e JoSquillo che per intonare ‘Siamo donne’ salgono sul palco in calze a rete, bikini di pelle e vestiti inguinali. Più sobrie, ma non per questo più azzeccate le giacche oversize da marinaio scelte da Laura Pausini per il debutto del 1993. Non certo un trionfo di stile, è vero, ma quel blazer blu navy con bottoni e revers dorati con cui vince Sanremo Giovani non deve averlo dimenticata neanche la cantante emiliana. Qualche anno fa, ospite a Sanremo, è infatti tornata a indossarlo per ricordare il suo debutto. Come dire ‘di Sanremo non si butta via niente’.

Tra gli abiti indimenticabili una menzione speciale va alla modella Eva Herzigova, che con Irene Pivetti e Pippo Baudo sale sul palco di Sanremo nel 1998 fasciata in un abito total gold firmato Versace. Tra i passi falsi invece spiccano gli abiti meringa di Antonella Clerici per Sanremo 2005, nuvole di tulle XL che hanno sollevato più di una critica. Mozzafiato, invece, gli outfit di Achille Lauro che con Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, sfodera mise iconiche vestendo i panni di David Bowie, San Francesco, la marchesa Luisa Casati Stampa e la regina Elisabetta I. Quattro personaggi che lo hanno incoronato vincitore di stile dell’edizione 2020.

 

Tra le più eleganti di sempre anche Laetitia Casta, tornata al fianco di Fabio Fazio nel 2014 con un abito color ghiaccio creato da Riccardo Tisci per Ginvechy Haute Couture, completo di frange, catene, paillettes e guanti lunghi. Super chic anche Noemi in Dolce&Gabbana nell’edizione 2021, che si esibisce con un abito da serain tulle ricamato a mano e ricoperto di Swarovski. A brillare all’Ariston quell’anno è anche Elodie, fasciata in abiti scultura firmati Atelier Versace, Giambattista Valli, e Oscar de la Renta, comeil minidress nude con frange silver incrociate. Tra le regine di stilenon va dimenticata la modella Vittoria Ceretti, che l’anno scorso ha scelto delle creazioni di Valentino Couture, Armani Privé e Atelier Versace. Last but not least i Maneskin, vincitori dell’edizione 2021, e che ogni sera hanno sfoderato una carrellata di look realizzati da Etro. Il più iconico? Sicuramente la tutina effetto nude con ricami sfoggiato in finale, che ha lasciato ‘zitti e buoni’ anche i più critici.

 

 

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