Coimbra – Portogallo – Wine Future 4th edition – novembre 2023. Si sono riuniti i nomi più influenti e rispettati del business del vino, nonché voci provenienti da altri settori e industrie concorrenti i personaggi del mondo del Vino a livello di produzione mondiale, al di fuori delle nostre eccellenze territoriali. Ma che cos’è il vino, come business, come bevanda, come sperimentazione? Quali sono i benefit tangibili o intangibili per le persone che consumano bevande, alcoliche o analcoliche che esse siano? Ma chi sono le “famiglie del vino” ovvero le Wine Family Business e come operano nel mondo? È necessario come sempre essere “glocal”, termine dalla sintesi di global e local, dove conoscere il nostro territorio “unico” in tutto il mondo, con la presenza dell’Etna nel nostro vino, ma è essenziale conoscere dove il vino viene trattato come business a livello globale. Anche se per certi versi non necessariamente condivisibile, o per lo meno nei termini in cui è stato esperito fino ad oggi.
Proprio a livello mondiale bisogna osservare che la comunicazione digitale delle cantine e dei wine influencers trattano i contenuti tradizionali (vigneto, territorio, passione, tradizione, famiglia) sotto nuove forme.
Lo storytelling sul marchio e la storia delle Wine Family Business, potrebbe essere una idea del futuro che dovrebbe convincere i giovani di tutti il mondo, e stiamo parlando di ragazzi appena maggiorenni, a bere vino. Proprio questo argomento sembra sia stata la colonna portante di questa edizione di Wine Future, argomento che riguarda anche “il bere responsabile”, “la salubrità del vino” rispetto ad altre bevande alcoliche e come riuscire a venderlo anche se non si assaggia in loco, visto le proposte dei tour virtuali. Ma aldilà delle problematiche generazionali le storie che dimorano su Tik Tok e compagnia bella sono state di grande attrattiva.
Interessante è risultato l’uso di “TikTok, Discord e Influencer a pagamento per raggiungere nuovi clienti”. La ricerca iniziale mostra che i nuovi consumatori mostrano poco o nessun interesse per il vino, le aziende vinicole devono trovare soluzioni su come raggiungerli meglio. In pratica i giovani consumatori non sempre sono interessati a lezioni di geologia, botanica, agronomia e biochimica.
Eccezionale è stato il panel che riguardava “Arrivare al tuo nucleo alla tua storia e come migliorare e comunicare il tuo marchio”. L’industria fa affidamento sulla capacità dei comunicatori del vino di persuadere i consumatori a provare i loro vini. Il lessico del vino è percepito come intimidatorio e snob dalla maggior parte dei consumatori più giovani. Le campagne di marketing sono progettate con una narrazione povera e un linguaggio complesso che non aiuta a rendere il vino più accessibile, quindi ipotesi come lo storytelling romantico, tramite trailer evocativi, legati alle emozioni e alle peculiarità dei luoghi dove il vino viene prodotto, come Madeira e Porto in luoghi storici e leggendari del Portogallo che è considerato la patria di alcuni dei vini fortificati più prestigiosi del mondo, potrebbe essere veramente innovativo per entrare in questi nuovi mercati.
Ritorna il problema di vendere con “Nuove Strategie e Tendenze”, la mancanza di interesse da parte delle generazioni più giovani e la concorrenza delle bevande alternative, le vendite di vini entry-level e di medio livello sono diventate una sfida per ristoranti, rivenditori, hotel e supermercati. Gli operatori hanno difficoltà ad uscire dalla propria “comfort zone” per pigrizia, timore dell’innovazione o altro. Quale sia la ragione si deve trovare il modo per passare dall’analisi, all’operatività perché l’evoluzione dei mercati, dei consumatori, del clima, hanno determinato uno scenario nuovo e complesso dove non si possono fare le stesse cose con risultati diversi: diventa un illusione che diventa rischio.
Con un Altro panel, la dott.ssa Laura Catena ha analizzato i pro e i contro del consumo dell’alcol e perché il vino è un’opzione migliore. “Come e perché il vino potrebbe essere il bevanda alcolica più sana”. Anche se ci sono diverse bevande alcoliche tra cui scegliere quando vuoi sederti davanti a un buon drink, gli scienziati dicono che esiste una scelta di beverage che può portare a uno stile di vita più sano: è questa strada è battuta dal Vino. Secondo una ricerca condotta da diverse università, bere regolarmente alcolici al posto del vino, aumenta il rischio di eventi cardiovascolari e altri problemi di salute.
Non meno interessanti l’esperienza “Evoluzione del turismo del vino – dalla cantina ai tour virtuali”, l’esperienza del cosiddetto Enoverso. https://www.siciliareport.it/agrifood/enoverso-il-metaverso-del-vino-in-italia/(in questo articolo vi racconto di cosa si tratta). La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto catastrofico sull’enoturismo in tutto il mondo. Con i viaggi globali restrizioni e isolamento forzato, il modo in cui vediamo il mondo è cambiato. Di conseguenza, le aziende vinicole hanno dovuto cambiare sistema di visita. In generale, il numero di visitatori è stato in calo, ma lo stesso vale per il tempo che trascorrono in un determinato luogo così sono emerse nuove innovazioni, come tour virtuali delle cantine, degustazioni virtuali ed eventi privati virtuali. Infine, le cantine stanno aprendo sale di degustazione/bar/centri visita in città lontane dalle loro ubicazioni immobiliari.
“Perché vincono le bevande alternative?” altro argomento che compete con il “consumare” vino è perché le industrie di bevande alternative, hanno strategie di marketing ben definite e molto efficaci, nonché budget più elevati. Invece di ignorare la concorrenza, l’industria del vino deve imparare da essa. Imparare le strategie che i venditori delle bevande analcoliche, delle birre artigianali e degli alcolici stanno utilizzando per guadagnare quote di mercato e coinvolgere nuovi consumatori.
Altra provocazione per il vino è stato dato dal tema “Evolviti o muori, abbracciare l’avanzata, tecnologia per prosperare, per nuovi potenziali”. L’industria del vino deve abbracciare il cambiamento adottando nuove soluzioni, sistemi innovativi di imballaggio ed etichettatura, “realtà aumentata”, ovvero la realtà mediata dall’elaboratore, come l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi, intelligenza artificiale, nonché risorse Internet, marketing digitale, Big Data e tecnologie avanzate di ricerca di mercato.
Ancora informazioni sul sistema che chiarisce il ruolo del terapeuta del Wine Family Business che chiarisce il vero significato del Vino l’intervento “Più inclusivo, meno esclusivo – Adottare diversità, equità e inclusione come opportunità”. Diversità, equità e inclusione sono valori strettamente collegati sostenuti da molte organizzazioni che lavorano per sostenere diversi gruppi di individui, comprese persone di razze diverse, etnie, religioni, abilità, generi e orientamenti sessuali. Ciò condividerà storie di successo e strategie che possono essere implementate per rendere il settore più inclusivo e diversificato, attirando allo stesso tempo nuovi segmenti di mercato.
Con l’analisi: “Lo stato attuale dell’industria del vino” Rob McMillan è uno dei migliori analisti del settore vinicolo negli Stati Uniti e autore dell’apprezzato rapporto annuale sullo stato dell’industria del vino della Silicon Valley Bank. Decenni di esperienza nella ricerca nel settore del vino, le sue opinioni sono ricercate e apprezzate da proprietari di aziende vinicole, giornalisti, imprenditori e investitori. È stato anche nominato più volte come una delle 50 persone più influenti nel settore vinicolo statunitense.
Altro settore pieno di contraddizioni: “Non è facile essere ecologici – Perché la sostenibilità (e la trasparenza) è più importante che mai”. Il consumatore si aspettava più trasparenza e autenticità, come comunicare la sostenibilità nel vino, senza greenwashing cioè la strategia di comunicazione finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale, per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dagli effetti negativi per l’ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.
Infine, Francisco Armando Campo Carrasco noto come Pancho Campo, presidente e fondatore della Wine Academy of Spain, CEO di Chrand Events e fondatore dell’evento Wine Future ha deciso per l’estrema polarizzazione politica presente anche nel mondo del vino, di non invitare esponenti politici ma economisti come Sir Christopher Pissarides Premio Nobel per l’economia nel 2010, che ha spiegato il futuro dell’economia mondiale e dei mercati del lavoro legati alla tecnologia (soprattutto IA), parlando di come tutto ciò si collega al settore del vino e personaggi dello spettacolo come Bruce Dickinson il frontman della band heavy metal londinese Iron Maiden “Da rockstar a uomo d’affari” che viaggia per il mondo, condividendo la sua saggezza ed esperienza per coinvolgere il pubblico aziendale e commerciale. E poi nomi famosi del settore Robert Joseph, Dirceu Viana MW, Martin Reyes MW e Paul Schaafsma di Benchmark Drinks, l’azienda responsabile del successo di Kylie Minogue Wine.
