Il Barbaresco è una delle prime denominazioni riconosciute in Italia nel 1966 insieme al Barolo. La coltivazione del Nebbiolo in questa zona ha origini molto antiche: secondo alcuni furono i Galli i primi ad essere attratti dal vino Barbaritium e per questo giunsero in Italia; altri sostengono che il Barbaresco derivi il suo nome dai popoli Barbari che causarono la caduta dell’impero romano.
Il Barbaresco è un vino rosso austero, pungente, dal colore rosso rubino quando giovane, ma che tende al granato quando invecchia. Altra caratteristica che ci permette di riconoscere il Barbaresco è la trasparenza, la limpidezza cristallina: ci si può guardare attraverso. Caratterizzato da una grandissima eleganza, finezza di aromi e quel fascino etereo e terroso che rende il Nebbiolo uno dei vitigni più amati al mondo. Il sapore di frutto è pungente, bosco e frutta sotto spirito, lamponi, viole e menta.
La profondità aromatica, si esprime in una lunghissima persistenza che tende alla marmellata. I tannini sono vigorosi e al palato assumono sapori di rabarbaro, liquirizia, china ed erbe alpine. Con gli anni sviluppa profumi terziari misteriosi e seducenti, offrendo sentori di tartufo, di foglie, di mille radici e catrame.
Se non lo avete mai assaggiato è bene che sappiate che la sua anima è duplice, in perenne contrasto, severo, strutturato, ma sempre fine, elegante, giocato su un equilibrio che sembra irreale, insostenibile, ma che quando trova la quadra regala emozioni uniche
Dal 1800, “La Berchialla” è la tenuta di famiglia. Posizionata su un bricco soleggiato con un microclima temperato dal vicino fiume, è un luogo ideale per le vigne a Barbaresco, tra il profumo del mosto ed i ritmi della vita di campagna che tanto gli stanno a cuore. Così, spinto da due figure molto importanti della sua vita (sua mamma e sua nonna), decide di tornare a vivere in campagna ed intraprendere gli studi di enologia a Torino. Olek alterna le vendemmie in Langa a lavori in cantina in giro per il mondo come a Bordeaux, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove oltre che fare vino si destreggia nel surf, snowboard e skatebord. Nel 1999 ha la possibilità di riprendere in affitto la cascina di suo nonno e riceve da suo padre due dei sei ettari totali della tenuta, divisa dagli eredi, vigneti che venivano precedentemente gestiti dai Produttori del barbaresco e Gaja. Con passione, curiosità e determinazione, Olek realizza il suo sogno e fonda la sua azienda agricola nella Cascina La Berchialla, con la prima annata nel 2005.
Sin da subito mette in pratica la propria idea di fare vino con uno stile molto legato alle tradizioni di Langa, seppur arricchito dal bagaglio di studi ed esperienze all’estero. Nessuna chimica in vigna, rese molto basse, fermentazioni spontanee e nessuna filtrazione all’imbottigliamento: produce in piccolissime quantità vini precisi, sinceri e morbidi, austeri quando si parla di nebbiolo. Oltre a questo produce dolcetto, barbera e grignolino. Insieme ai due ettari a Barbaresco dove possiede il suo Cru Le Roncagliette, ha in affitto altri due ettari tra il comune di Neive ed Alba dove prendono vita le sue etichette generiche. Ma è senza dubbio il Barbaresco “Le Roncagliette” il suo vino più importante e rappresentativo.
Il vitigno Nebbiolo è l’autoctono piemontese per antonomasia. Il suo nome potrebbe derivare da “nebbia“, secondo alcuni perchè gli acini sono ricoperti da abbondante pruina, mentre per altri per il fatto che è un’uva che viene vendemmiata in ottobre avanzato, quando i vigneti sono avvolti dalle nebbie mattutine. Il Nebbiolo è sicuramente il vitigno a bacca nera più pregiato e difficile tra gli italiani. L’eccellenza della produzione del Nebbiolo è concentrata nelle Langhe e più precisamente nelle zone del Barolo e del Barbaresco (Piemonte) e in Valtellina (Lombardia).
