È stata presentata a Milano, a Palazzo Bovara, in occasione della Design Week, la Call for Ideas per la quinta edizione del Radicepura Garden Festival, la Biennale del giardino mediterraneo, che si svolgerà nel parco omonimo, a Giarre (Catania) nel 2025, dal tema Chaos (and) Order in the Garden. All’incontro hanno partecipato Michele De Lucchi (AMDL Circle), Mario Faro (Ceo Piante Faro e ideatore Radicepura Garden Festival), Antonio Perazzi (Studio Antonio Perazzi e direttore artistico della manifestazione).
Al centro della conversazione gli argomenti del bando – Piante, materia, caos e armonia – che diventano tema di ricerca, proponendo così di indagare la relazione tra materia e giardino, quale elemento di equilibrio nella imperitura dualità tra caos e armonia, definendo un nuovo approccio all’ambiente che impone, alla progettazione del paesaggio, nuove prospettive di pensiero e intervento.
“Caos e armonia, disordine e ordine, sono i paradossi dell’esistenza. La nostra capacità di capire e conoscere è fatta dalla nostra capacità di mettere insieme gli opposti più lontani. C’è il bianco e il nero, c’è il buio e la luce, c’è il giusto e l’ingiusto. C’è il noto e l’ignoto, c’è il comprensibile e l’incomprensibile. Mettere in connessione gli antagonismi è un gioco dialettico e dinamico, che produce energie e nuove idee portatrici di cambiamento. Noi esseri umani siamo inventori di storie, per farlo abbiamo bisogno di un diapason, per far vibrare e accordare il saltellare della nostra mente da una parte all’altra dei ragionamenti. Ed è quello che facciamo anche in architettura, mettere in movimento e in relazione esperienze, persone, funzioni e forme, per creare un sistema più innovativo e armonico, in cui tutti siano contenti e consapevoli nell’affrontare la loro vita quotidiana” così Michele De Lucchi commenta il tema di indagine scelto per la prossima edizione del festival.
“Il giardino del caos è la scelta naturale per chi ha poco tempo per realizzare dei sogni, perché dal caos rinasce non soltanto la natura, ma si organizzano le idee. Il giardino in questo momento è a cavallo tra il paesaggio, il naturale e l’artificiale, si sono rotte, dunque, le barriere tradizionali. Anche la geometria deve cambiare. È un tema che può essere declinato anche in maniera sentimentale, sul quale dar sfogo naturale all’eco-ansia che ci bombarda tutti i giorni” dichiara Antonio Perazzi a margine della presentazione.
“Caos e ordine in giardino, tema della prossima call, è un dualismo che ben sintetizza l’identità di Radicepura che sorge ai piedi dell’Etna, elemento naturale per sua natura doppio, montagna e vulcano, elementi opposti che generano una biodiversità unica. Noi siamo sempre stati a contatto con questa doppia anima che si esplica in una natura rigogliosa e selvaggia. Noi ce l’abbiamo dentro questa contraddizione, per noi è un elemento identitario e speriamo sia fonte di ispirazione per tutti i progettisti che ci proporranno idee e visioni per la prossima edizione del Radicepura Garden Festival” conclude Mario Faro.
Il bando, diffuso a livello nazionale e non solo, dedicato a progettisti under 36, sarà aperto fino al 15 settembre, e prevede un processo di selezione diviso in tre fasi, per arrivare a individuare 7 progetti vincitori che saranno chiamati a realizzare il loro giardino nel parco Radicepura, dove rimarranno in mostra per tutta la durata del Festival fino all’edizione successiva. I vincitori saranno selezionati dalla giuria del Festival.
I giardini dovranno essere una celebrazione della biodiversità, del paesaggio naturale e del paesaggio antropico mediterraneo; dovranno essere originali, innovativi, attraenti, fruibili, catturare l’attenzione dei visitatori e illustrare in maniera chiara la loro idea progettuale e il loro messaggio. Il Festival sarà aperto per un periodo di sei mesi e, pertanto, sarà necessario considerare l’evoluzione del giardino durante tale periodo; alla conclusione della manifestazione, il giardino che si sarà evoluto meglio nell’arco dei sei mesi riceverà il Premio Gardenia, uno speciale riconoscimento del magazine di giardini.
Radicepura Garden Festival e parco botanico Radicepura
Il parco botanico Radicepura nasce dalla volontà della famiglia Faro di mettere a disposizione la propria collezione botanica, frutto di 50 anni di lavoro e ricerca al fine di tutelare la biodiversità, vera ricchezza di questo territorio. Con questo obiettivo dal 2017 si svolge il Radicepura Garden Festival, primo evento internazionale dedicato a promuovere la cultura del giardino mediterraneo, coinvolgendo grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, designer e studiosi. All’interno di un percorso botanico che ospita specie rare ed esemplari unici come come ad esempio le Encephalartos, un genere di cicadi fossili appartenenti alla famiglia delle Zamiaceae, ci si imbatte in installazioni permanenti e giardini realizzati da François Abélanet, Paolo Pejrone, Michel Péna, Antonio Perazzi e Andy Sturgeon, in dialogo con opere di artisti contemporanei come Emilio Isgrò, Alfio Bonanno e Adrian Paci. Il parco è situato all’ombra dell’Etna dove la terra fertile ha permesso la proliferazione di più di 3.000 specie vegetali per un totale di 5.000 varietà di piante. 5 ettari di parco energicamente ed idricamente autosufficiente. Ad impreziosire gli spazi il “Palazzo” della Fondazione Radicepura ed il “Palmento”, un gioiello di archeologia industriale, dove veniva prodotto il vino dell’Etna, scenario per il film “Il Padrino – parte II”. Nella “Serra” sono conservate piante tropicali, tra le quali la Ravenala madagascariensis e la Cyathea australis.