La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Riposto a carico di un 37enne di Mascali, indagato per “maltrattamenti in famiglia”, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, nei suoi confronti, la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dal medesimo Comando.
I FATTI
La vittima, da mesi sottoposta a vessazioni, denigrazioni, al controllo ossessivo della sua vita da parte del compagno che le vietava di frequentare le sue amiche, di uscire da sola e, addirittura, le controllava il cellulare e gli scontrini di ogni pagamento effettuato, esasperata, si era presentata in caserma a Riposto.
In un evento l’indagato aveva iniziato un diverbio che degenerava in una colluttazione.
Soccorsa in strada da due passanti la malcapitata riusciva a contattare, con il cellulare di uno di loro, sua madre la quale dopo aver raggiunto in auto la figlia riusciva poi a recuperare le nipoti dalla casa coniugale e a metterle al sicuro.
Nella stessa notte la donna, in lacrime, tremante e sotto shock ha denunciato ai Carabinieri le quotidiane e sempre più brutte violenza del convivente.
LE INDAGINI
Tali condotte sono state riscontrate compiutamente e comunicate dai militari dell’Arma all’Autorità Giudiziaria che, in ragione delle esigenze cautelari ravvisate, ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere a carico del 37enne.