Trapani, 7 nov. – A bordo della Sea-Eye 4 dal primo novembre, 800 migranti tra cui 200 minori stanno per sbarcare nel porto di Trapani. Uomini, donne, anche incinte, e bambini in condizioni ormai al limite sono stati raggiunti ieri mattina da una imbarcazione inviata dalla ong tedesca e approderanno ora su una nave quarantena.
“Al momento non mi risulta ci siano problemi, fino a questa mattina sono stato in contatto con il Questore e la situazione è sotto controllo. Certo, è un dispiego enorme di energie per il sistema sicurezza ma al momento non registriamo difficoltà”. Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, all’Adnkronos si dice sereno rispetto all’approdo della Sea-Eye 4 e allo sbarco di 800 persone, tra le quali uomini, donne e bambini, che sta avvenendo in queste ore. A quanti temono disagi e sui social stanno scrivendo commenti indignati sull’ennesimo sbarco di migranti, il primo cittadino dice: “Trapani è un porto, non c’é un problema di invasione di persone positive al Covid e che magari vanno in giro senza controllo. La città sta svolgendo la sua funzione di porto in termini di sicurezza e salvezza di persone. Le persone che si trovavano sulla nave andranno in quarantena, poi la testa calda o l’imbecille di turno possono esserci sempre, ma quello fa parte della storia del mondo”.
“Mi auguro che le istituzioni governative che hanno rapporti anche con gli altri Stati – sottolinea ancora Tranchida – che condividono anche protocolli di tipo diverso, ci mettano la faccia, anche perché la mia potrebbe essere una voce poco ascoltata. Faccio un esempio: se io faccio accordi con Malta per fare business e invece Malta rispetto a questa vicenda non dimostra un attimo di generosità, mi aspetto che il governo tiri i remi in barca. Io faccio accordi e affari con chi si mette a disposizione anche di situazioni complesse, particolari”.
(di Silvia Mancinelli/Adnkronos)