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Comitato Pendolari Siciliani monitora 403 treni in Sicilia, ritardi e disservizi in due giorni

In considerazione dei disservizi/disagi subiti dai pendolari e dall’utenza in generale dalla fine di ottobre per le continue interruzioni al servizio di trasporto ferroviario, alla gestione dei bus sostitutivi e a quanto è successo il 30 novembre 2021 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa per un guasto al deviatoio nella stazione di Alcantara. Desideriamo intervenire per raccontare quanto accaduto. I fatti: “Il treno regionale 12953 partito da Messina alle ore 5.39 arriva alla stazione di Alcantara alle 6.41 e viene cancellato per dei problemi a un deviatoio. Una sessantina, circa, di pendolari vengono fatti scendere dal treno (12953) e per oltre un’ora hanno dovuto attendere al freddo e sotto la pioggia, nonostante avessero chiesto al Capotreno del regionale 12953 di poter attendere a bordo treno, visto il brutto tempo e le basse temperature, l’arrivo del treno regionale 34881 da Taormina che peraltro giunge alla stazione di Alcantara alle 7.45 con 35 minuti di ritardo ma senza ottenere risposta. Infatti i pendolari che dovevano arrivare a Catania con il regionale 12953 (cancellato) delle ore 7.33 sono arrivati alle 8.42 con 69 minuti di ritardo mentre il regionale 34881 previsto per le 8.08 è arrivato a Catania con 34 minuti di ritardo”.
Visto quanto è successo abbiamo voluto effettuare un monitoraggio su alcune relazioni ferroviarie in considerazione del perdurare dei disagi/disservizi dovuti alla cancellazione e ai ritardi di alcuni treni per dei problemi alla circolazione e alla gestione dei bus sostitutivi (Lentini-Catania-Fiumefreddo-Alcantara-Alì Terme, Messina Centrale, etc.).

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Questi i treni che abbiamo voluto monitorare nei giorni: 30/11 e 01/12/2021, nelle seguenti relazioni:

Un discorso a parte è il monitoraggio del “Frecciabianca” che negli otto giorni di monitoraggio ha accumulato ritardi per 441 minuti tra Palermo-Catania e Messina.

Il treno è l’unico mezzo di trasporto, in Sicilia, che può assicurare dei collegamenti pseudo-veloci in quasi tutto il territorio siciliano visto lo status di strade ed autostrade.

Fatta questa premessa, desideriamo fare presente che la storia dei ritardi e delle cancellazioni oramai si ripete in continuazione in questi ultimi mesi. Ritardi dovuti alle condizioni meteo, ritardi dovuti a guasti al materiale rotabile, ritardi dovuti a problemi tecnici all’infrastruttura, ritardi dovuti al troppo caldo in estate (binari roventi), ritardi dovuti agli incendi lungo il sedime ferroviario e altri ritardi dovuti a fatti occasionali (ostruzioni varie lungo linea). Qualsivoglia sia la natura dell’interruzione alla normale circolazione ferroviaria, comunque comporta grossi problemi per i pendolari.

Enormi ritardi, perdite di coincidenze con altri mezzi pubblici, perdite di ore di lavoro da recuperare e di studio.

Disservizi e disagi, rappresentano una situazione fortemente penalizzante per l’utenza in generale e in special modo per i pendolari.

Le interruzioni alla circolazione ferroviaria per problemi tecnici all’infrastruttura o per fatti esterni e/o ambientali si possono anche accettare, ma ultimamente sono diventate davvero troppo frequenti (vedi i mesi di ottobre e novembre).
Interruzioni che danneggiano principalmente il gestore del trasporto, in questo caso Trenitalia Spa, ma chi ne piange le conseguenze sono sempre gli utenti e a maggior ragione chi del trasporto ferroviario ne ha fatto il principale mezzo per i propri spostamenti sia per lavoro, per studio o altro e che si trova a recuperare ore di lavoro per i continui ritardi.

Teniamo a precisare che è la Regione Siciliana, in qualità di committente, a pagare il trasporto ferroviario dalla sottoscrizione del Contratto di Servizio 2017-2026 firmato a maggio del 2018 con una spesa di 112 milioni di euro l’anno. 

Visti i continui disagi-disservizi chiediamo di conoscere:
se il Dipartimento Trasporti 2° Servizio Trasporto Ferroviario è a conoscenza delle problematiche legate ai disservizi/disagi di questi ultimi mesi?
 se e quando viene a conoscenza sulle varie interruzioni alla circolazione ferroviaria?
quali sono gli accorgimenti da mettere in atto, previsti contrattualmente, da parte dell’impresa ferroviaria?
nei casi di ritardi eccessivi, come verifica che venga rispettato o meno l’art. 11 comma 4 del Contratto di Servizio relativo alla programmazione dei bus sostitutivi entro i 60 minuti dalla soppressione della corsa? Se vi è un’altra corsa treno nei successivi 30 minuti dalla soppressione del treno vengono prescritte al treno in parola tutte le fermate del treno cancellato?
se è a conoscenza dei disservizi creati in molte relazioni (Scicli, Caltanissetta, Trapani, Catania, Agrigento, Termini Imerese, etc.) da parte dei bus sostitutivi che non hanno effettuato la corsa o per l’impiego di mezzi non sufficienti o per il troppo ritardo nel prestare nell’effettuare il servizio?
se viene data tempestiva informazione in tutte le stazioni dell’istituzione dei bus sostitutivi al treno soppresso con i relativi tempi di attesa?

Questi sono i quesiti che desideriamo rivolgere al Dirigente del Dipartimento Trasporti 2° Servizio Trasporto Ferroviario per fare, una volta per tutte, chiarezza sui ritardi, sulle cancellazioni dei treni, sulla programmazione dei bus sostitutivi e sulla tempestiva informazione all’utenza nelle stazioni, ormai tutte impresenziate, e a bordo dei treni.

Riteniamo doveroso portare a conoscenza dell’assessore ai trasporti, On. Marco Falcone, dimostratosi sensibile alle problematiche dei pendolari chiedendo di far fare chiarezza sui quesiti posti e di convocare un tavolo tecnico così come concordato un anno fa (23/09/2020), per riprogrammare cercando di ottimizzare al meglio gli attuali 11 milioni di km-treno. Avevamo, inoltre, chiesto da diversi anni:
la riorganizzazione dei 65 treni festivi/domenicali che non assicurano ai pendolari abbonati e/o turnisti di poter raggiungere i luoghi di lavoro nella fascia pendolare 6.00/9.00;
di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Messina con i treni in partenza per Catania e Siracusa e con il servizio metropolitano di Giampilieri;
di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Catania con i treni in partenza per Messina e Siracusa;
la programmazione dei treni da e verso Catania Aeroporto perché allo stato attuale è un servizio accomodato.

Proposte e suggerimenti che portiamo avanti da diversi anni ma non si capisce per quale motivo non possano essere prese in considerazione e debbano rimanere, restando in tema di infrastrutture, a binario morto a danno dell’utenza alla quale deve essere garantito un servizio pubblico di trasporto efficiente ed efficace.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

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