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Teatro Massimo di Siracusa: riapre il sipario, presentata la stagione 2023-2024

SIRACUSA – Un evento tanto atteso che finalmente diventa realtà: si rialza il sipario del Teatro Massimo Città di Siracusa. E si rialza con un cartellone di grande spessore per la Stagione 2023 -2024 e con una programmazione ricchissima di attività proposte dal Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale.
Una programmazione che il Teatro della città – Centro di Produzione Teatrale ha deciso, non a caso, di presentare –  in sinergia con il Comune di Siracusa – in una data simbolo della lotta alle mafie. Nel giorno in cui si ricorda la strage di Via D’Amelio e la barbara uccisione del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, parlare di questa offerta articolata, continuativa e “stanziale” di spettacoli dal vivo, in un luogo di cultura e arte storico come il Teatro Massimo Città di Siracusa, assume un significato ancora più forte perché i luoghi di cultura sono avamposti di legalità e lotta contro la criminalità.

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“Un teatro si apre quando annuncia le proprie attività stanziali – afferma Orazio Torrisi – al di là delle manifestazioni salutarie o di eventi e oggi non possiamo che essere felici e orgogliosi di presentare il ricco cartellone della stagione teatrale anche qui a Siracusa.  Forte di decenni di esperienza e della voglia di fare, intrattenere e sperimentare, ora il Teatro della Città avvia la nuovissima Stagione 2023-2024 della sala aretusea seguendo quella sorta di mantra Coraggio e passione… si ricomincia da tre che – come annunciato durante la conferenza stampa di presentazione di tutte le attività che si è tenuta a Catania, vede in questo luogo – che si aggiunge alle due sale catanesi già in gestione (Teatro Vitaliano Brancati e Piccolo Teatro della Città) – una grande, entusiasmante sfida. Una sfida da intraprendere in sinergia con il Comune e con le forze culturali e sociali di questo territorio, nell’ottica di offrire alla città una programmazione e progettualità continuativa di spettacoli dal vivo e di grande qualità”.

 

 

Presenti alla conferenza stampa: l’attore Tuccio Musumeci, che ha ricordato come la città di Siracusa sia sempre stata amante del teatro; la sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico Valeria Told insieme al consigliere delegato Inda Marina Valensise, che hanno sottolineato entusiasmo e fermento nel condividere dei progetti condivisi tra Inda e il Teatro Massimo Città di Siracusa. A portare i saluti del sindaco Francesco Italia il capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa che ha sottolineato gli sforzi di questa Amministrazione per raggingere questo obiettivo. Corrado Genovese, presidente Asam ha presentato la stagione concertistica che si terrà al Teatro Massimo Citta di Siracusa, una tradizione alla quale Siracusa è molto legata.

 

“Con la presentazione del cartellone di prosa e concertistico 2023/2024 del Teatro Massimo – afferma l’assessore alla Cultura Fabio Granata – giunge a compimento un lungo percorso di ricostruzione di quello che è il tempio laico della città. Siracusa, capitale del teatro antico, ha nuovamente un teatro in piena funzione, con le sue stagioni, gli abbonamenti, il suo foyer inteso come momento di aggregazione e socializzazione.

E’ un grande giorno che potrebbe segnare l’inizio di quella ricomposizione della città che tutti auspichiamo. Se oggi siamo qui a parlare di cartelloni e compagnie è perché dal 2003 la classe dirigente della città ha lavorato per la ricostruzione di uno dei suoi simboli. Un ringraziamneto anche a Gaetano Azzia come presidente Commissione Spettacoli Tutte le Amministrazioni precedenti, da Bufardeci a Visentin, da Garozzo a quella di Francesco Italia hanno spinto nella stessa direzione. Così come hanno fatto i miei predecessori, e ricordo Enzo Vinciullo e Ferdinando Messina, che hanno seguito tutto l’iter amministrativo e tecnico che oggi restituisce alla città il suo Teatro Massimo.”.

 

La presentazione del programma delle Attività 2023-2024 rappresenta un momento importante per la città, legata fortemente al mondo del teatro, che ha sofferto a lungo l’assenza di una programmazione radicata e continuativa e la chiusura di questo luogo, già di per sé, un gioiello architettonico. Basti vedere la meraviglia degli affreschi della volta centrale con “Dafne in un bosco popolato di ninfe” realizzati da Gustavo Mancinelli o le decorazioni in gesso, opera di Rocco Enea e Giuseppe Lentini e i fregi in legno e cartapesta di Giuseppe Nicolini. Il teatro venne commissionato nel 1872 dal sindaco Alessandro Statella all’ingegnere militare Antonino Breda. In seguito subentrò l’ingegnere Giambattista Basile e, infine, l’architetto Giuseppe Damiani D’Almeyda, già progettista del Politeama di Palermo. Inaugurato per la prima volta nella primavera del 1897, con la rappresentazione della Gioconda di Ponchielli e del Faust di Gounod, fu chiuso nel 1957 (anno della messinscena Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti).

 

 

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