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Teatro Massimo Bellini: inaugurazione stagione concertistica con la ‘Nona’ di Beethoven

Per l'apertura del cartellone sinfonico del Teatro Massimo Bellini, la scelta è caduta sulla celeberrima Nona Sinfonia, un capolavoro di amplissimo respiro che impegnerà entrambe le masse artistiche dell'ente, quella orchestrale e quella corale

Beethoven forever. Per l’apertura del cartellone sinfonico del Teatro Massimo ]Bellini, la scelta è caduta sulla celeberrima Nona Sinfonia, un capolavoro di amplissimo respiro che impegnerà entrambe le masse artistiche dell’ente, quella orchestrale e quella corale, chiamate a dare vita ad una partitura a dir poco monumentale e mirata a celebrare valori altissimi. L’appuntamento è per il 4 novembre alle 20:30 (Turno A) con replica il 5 alle 17:30 (Turno B).
Concertazione e direzione sono affidate  al maestro Eckehard Stier, direttore ospite principale del Bellini e bacchetta di fama internazionale, mentre il coro risponde alla sapiente guida di Luigi Petrozziello. Di vaglia anche il cast dei solisti vocali che annovera il soprano Chiara Notarnicola, il contralto Kamelia Kader, il tenore Valerio Borgioni e il basso Alessandro Abis.
Tutto è dunque pronto per l’omaggio al Titano di Bonn. E davvero vertice dell’intera produzione beethoveniana è la Sinfonia n.9 in re minore per soli, coro e orchestra, op. 125, intitolata ‘Corale’, che squaderna le porte non soltanto dell’intero Ottocento per musica, ma di una concezione altamente etica e militante della musica stessa. Inizialmente commissionata nel 1817, ma ultimata solamente nel febbraio del 1824, venne tenuta a battesimo il 7 maggio durante uno storico concerto al Teatro di Porta Carinzia di Vienna, con la direzione dell’autore, ormai completamente sordo, che solo dalle vibrazioni del piancito riuscì ad avvertire il successo trionfale dell’esecuzione. Apice e cuore del componimento è il quarto e ultimo movimento, in cui Beethoven inserisce il celeberrimo “Inno alla gioia” di Friedrich Schiller, intonato dai solisti e dal coro, abbagliante celebrazione della fratellanza universale. Da sempre considerato come uno dei momenti più alti dell’intera storia della musica, l’Inno ha assunto un valore sinfonico confermato anche in tempi storicamente vicini: eseguito in occasione della caduta del Muro di Berlino nel 1989, già nel 1972 veniva adottato come inno ufficiale dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa.
La nuova, attesa edizione catanese della Nona vede il ritorno di Eckehard Stier. Nato e cresciuto a Dresda, negli ultimi lustri ha continuato a lasciare un segno sulla scena musicale globale. La sua carriera è iniziata come membro del famoso Kreuzchor di Dresda, risultando vincitore del primo premio della borsa di studio Rudolf Mauersberger. Il suo primo incarico come direttore musicale è stato con il Gerhart-Hauptmann-Theater Görlitz e la New Lausitz Philharmonic; è stato altresì direttore principale della Auckland Philharmonia Orchestra dal 2009 al 2015. Da allora è apparso come direttore ospite con prestigiose formazioni, quali London Symphony, Orchestra Filarmonica di Londra, Filarmonica di Tokyo e Orchestra Sinfonica di Melbourne, Filarmonica di Dresda, Staatskapelle Halle, Orchestra Sinfonica di Monaco, Orchestra Sinfonica MDR, Filarmonica Robert Schumann di Chemnitz e Orchestra della Radio WDR di Colonia. Nel 2023 farà il suo debutto con Orchestre National de Lyon, Orchestra della Fondazione Arena di Verona e Royal Northern Sinfonia. Ritorna sul podio dell’Orchestra Massimo Bellini di Catania e della Filarmonica di Jena. Ha anche diretto registrazioni con London Symphony, Auckland Philharmonia e Orchestra of the Swan. Il maestro Stier ha sviluppato proficue collaborazioni con solisti come Nicolas Altstaedt, Gilles Apap, Andreas Boyde, Nikolai Demidenko, Per Arne Glorvigen, Cloe Hanslip, Alina Ibragimova, Natalia Lomeiko, Maxim Rysanow, Ragna Schirmer, Cédric Tiberghien e Raphael Walfisch. Ha conquistato un forte consenso da parte del pubblico e della critica per le sue pregevoli interpretazioni, nonché per la valorizzazione di capolavori contemporanei o meno conosciuti. Con l’Auckland Philharmonia Orchestra ha diretto numerose prime neozelandesi, tra cui Mannheim Rocket e Campagne di Ravello di John Corigliano, The Wound Dresser di John Adams, Four Parables for Piano and Orchestra di Paul Schoenfield e il poema sinfonico di Duke Ellington Harlem. Le sue letture delle opere sinfoniche di Mahler e Shostakovich sono acclamate a livello internazionale. Con un vasto repertorio di oltre 80 opere Eckehard Stier è altrettanto noto come direttore d’opera. Le sue direzioni dei titoli operistici di Richard Strauss e Richard Wagner hanno ricevuto in particolare una straordinaria accoglienza da parte sia del pubblico che della critica. Oltre all’attività di direttore d’orchestra, è un apprezzato pianista che accompagna e interpreta film muti e jazz, mentre il suo approccio innovativo si riflette in progetti che coinvolgono stili etnici e cross-over.
Continua intanto con successo la campagna abbonamenti, con termini differenziati in base alle diverse opzioni. Per la stagione concertistica 2023/24 è possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti fino al 10 novembre per il Turno A e fino all’11 novembre per il Turno B. Per il pacchetto dei Recital è ancora attivo fino al 30 novembre il diritto di prelazione riservato ai vecchi abbonati ed è al contempo possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti. Il 30 novembre scade anche la prelazione per rinnovare l’abbonamento alla stagione lirica 2024.
Entrambi i cartelloni propongono un’offerta musicale di altissimo livello e ampio respiro, con stelle del calibro di Nicola Piovani, Giovanni Sollima, Davide Livermore, per non citare che alcuni dei protagonisti del variegato programma variegato, impaginato dal direttore artistico Fabrizio Maria Carminati.

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L’obiettivo di incrementare il pubblico si sposa alla consapevolezza che la creazione musicale è linfa vitale, un processo da stimolare attraverso novità assolute commissionate ad hoc a insigni compositori come Marco Tutino, Giovanni Ferrauto, Joe Schittino, Giuseppe Emmanuele tra gli altri. Info teatromassimobellini.it

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