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Australian Open, Rublev ko in tre set e Sinner vola in semifinale contro Djokovic

Sinner, 'fortunato ad affrontare Djokovic, sarà dura, darò il 100% e poi vedremo'

Jannik Sinner vola, senza perdere un set, alla semifinale dell’Australian Open, prima prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimento sui campi in cemento di Melbourne Park. Il 22enne altoatesino, numero 4 del mondo e del seeding, supera il 26enne russo Andrey Rublev, numero 5 del ranking Atp e del tabellone, con il punteggio di 6-4, 7-6 (7-5), 6-3 dopo due ore e 41 minuti. Sinner affronterà venerdì in semifinale il 36enne serbo Novak Djokovic, numero 1 del mondo e prima testa di serie.

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Sinner centra la prima semifinale a Melbourne e la prima vittoria in carriera su un Top 5 in uno Slam e diventa il secondo italiano nella storia a raggiungere la semifinale all’Australian Open dopo Matteo Berrettini nel 2022, il settimo a giocare almeno due semifinali negli Slam. Prima di lui nella storia del tennis italiano ci erano riusciti Nicola Pietrangeli (5: 1959-61, 1964 Roland Garros; 1960 Wimbledon), Matteo Berrettini (3: 2019 US Open; 2021 Wimbledon; 2022 Australian Open), Adriano Panatta (3: 1973, 1975-76 Roland Garros), Corrado Barazzutti (2 (1977 US Open; 1978 Roland Garros), Giorgio de Stefani (2: 1932, 1934 Roland Garros) e Giuseppe Merlo (2: 1955-56 Roland Garros).

 

 

“E’ stato difficile giocare con Rublev, è stata durissima. Potevo perdere sia il primo che il secondo, ha avuto tante palle break e mi sono salvato con il servizio. Ho reagito rapidamente, ho cercato di muoverlo. E’ un piacere giocare su questo campo, non importa che ora sia. Sono felice di essere in semifinale”. Così Jannik Sinner a caldo dopo la vittoria su Andrey Rublev che lo qualifica in semifinale all’Australian Open, dopo un match concluso dopo l’una di notte.

“Il tie-break del 2° set? Non so come ne sono uscito, ho cercato di giocare i miei punti al servizio e ho strappato la battuta due volte -sottolinea il numero 4 del mondo-. Mi piacciono questi momenti, mi alleno per questi punti sotto pressione. Sono contento di esserne uscito così. Il processo come persona è importante come quello del giocatore, il mio team è fondamentale sia dentro che fuori dal campo. C’è feeling, quando vinciamo siamo più felici ma stiamo bene insieme sempre. Il lavoro sta pagando. In semifinale c’è ancora Djokovic, l’ho battuto due volte e sono fortunato ad affrontare il n°1 del mondo. Sarà dura, darò il 100% e poi vediamo cosa accadrà”.

 

 

 

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