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Serie A, Napoli campione al prossimo turno se… “tutte le combinazioni”

Festa scudetto rimandata. Il Napoli passa in vantaggio con la Salernitana ma poi viene raggiunto sull’1-1 e non può festeggiare l’aritmetica conquista del terzo titolo nella sua storia. All’appello della 32/a giornata manca ancora la partita della Juventus che può salire al secondo posto vincendo a Bologna. Ma cosa manca ora alla squadra di Spalletti per la certezza? E in che partita può arrivare? Calcoli alla mano: la Lazio ha perso con l’Inter ed è a quota 61 punti, al massimo potrà raggiungere quota 79. La Juve deve ancora giocare ed è a quota 59, il che significa che può raggiungere al massimo gli 80 punti. Il Napoli è attualmente a 79 e, dunque, è a soli due punti – contando solo sulle proprie forze – dalla certezza aritmetica del tricolore. Il calcolo appena visto, come detto, prende in considerazione solo i risultati necessari alla squadra di Spalletti che, dunque, vincendo a Udine nel prossimo infrasettimanale di campionato giovedì sera, sarebbe certo del titolo.

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E le altre? Partiamo dalla Juve che, se non vincesse in serata col Bologna, sarebbe aritmeticamente fuori dalla corsa al titolo. A quel punto basterebbe un insuccesso della Lazio nella prossima giornata (la squadra di Sarri giocherà prima del Napoli, mercoledì sera col Sassuolo) per consegnare il titolo al Napoli. Se la Juve mancasse risultato a Bologna, e anche se la Lazio battesse il Sassuolo, a quel punto al Napoli basterebbe un semplice pari a Udine per festeggiare. In sintesi: il Napoli vince il campionato se…Vince; fa un punto e la Juve non vince una fra Bologna e Lecce; vince senza giocare se la Juve non vince una delle due, e Lazio non vince contro il Sassuolo.

 

Cosa è successo:
La Salernitana rovina la festa scudetto del Napoli. Al Maradona, dopo la sconfitta della Lazio a San Siro, la squadra di Luciano Spalletti non va oltre l’1-1 contro la formazione di Paulo Sousa, espulso nel finale. Al gol di Olivera al 62′ che poteva voler dire scudetto, ha risposto con un eurogol Dia all’84 che ha franato in gola l’esultanza dei tifosi partenopei. Con questo pareggio il Napoli sale a 79 punti contro i 61 della Lazio a sei giornate dalla fine della stagione. Festa rimandata a giovedì quando il Napoli se la vedrà con l’Udinese in Friuli.

 

La Salernitana con questo pareggio trova il nono risultato utile consecutivo e sale a 34 punti in classifica. Alla formazione di Spalletti non è bastato un gol di Olivera al 62′ per regalare il terzo titolo della sua storia. Spalletti al Maradona si gioca la partita che può valere lo Scudetto con i suoi titolarissimi, dovendo rinunciare soltanto a Mario Rui e Matteo Politano. Al posto del terzino portoghese gioca Mathias Olivera, mentre Rrahmani riprende posto al centro della difesa al fianco di Kim Min-jae. Torna titolare Zielinski a centrocampo. Il tridente d’attacco è quello formato da Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia. Due cambi invece per Paulo Sousa. Daniliuc si riprende il posto da titolare nella difesa a tre con Gyomber e Pirola, mentre torna a giocare dall’inizio anche Mazzocchi. Il centravanti è Dia.

Al 2′ arriva subito la prima occasione per il Napoli, contropiede degli azzurri con Lozano che scappa sulla destra e crossa in mezzo per Osimhen, che di testa cerca il primo palo, ma non trova la porta. Al 7′ ancora il nigeriano ma Ochoa blocca. Il Napoli continua a spingere e al 12′ Olivera calcia di prima ma la conclusione è larga. La squadra di Spalletti vicina al vantaggio al 23′ con Osimhen che anticipa tutti e colpisce di testa, trovando la risposta reattiva del portiere messicano. La Salernitana si copre e cerca di non subire ripartendo in contropiede. Al 42′ ci prova Anguissa al volo ma è ancora pronto Ochoa.

Il copione della gara non cambia nella ripresa. Al 51′ Kvaratskhelia riceve al limite dell’area, si gira spostandosi il pallone sul destro e fa partire un tiro a giro sul secondo palo che non si abbassa in tempo e finisce alto. Dopo alcuni minuti di studio, il Napoli passa: al 62′ corner a uscire del neoentrato Raspadori, che trova Olivera che stacca di testa e anticipa tutti battendo Ochoa per l’1-0 che può voler dire titolo. Il Maradona impazzisce di gioia e il Napoli sfiora il raddoppio prima con Elmas e poi due volte con Kvaratskhelia. A sei minuti più recupero dalla festa, però, arriva la doccia gelata: Dia riceve un calcio di punizione battuto velocemente da Kastanos, sulla destra, salta Osimhen con un tunnel e scarica un sinistro sotto l’incrocio del secondo palo, trovando il pareggio. Gli azzurri si ributtano a testa bassa nell’area granata e vanno vicini al nuovo vantaggio ancora con Kvaratskhelia e nel finale con Simeone che raccoglie un pallone vagante in area e prova a girarlo in porta, ma trova la risposta di Ochoa, che mette in corner. Finisce qua e Napoli deve rinviare la festa visto che aumentano a 18 i punti di vantaggio della squadra di Spalletti sulla Lazio seconda, in attesa del match della Juventus, che stasera avrà la possibilità di portarsi a -17, in caso di successo sul campo del Bologna.

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