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Scuole innovative, Aci Sant’Antonio tra i 14 comuni siciliani finanziati col PNRR

Si tratta di un progetto visionario, innovativo nel senso più puro del termine, che in termini di sostenibilità ed efficientamento energetico diverrà un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intero territorio. La deputata Cimino(M5S) annuncia i finanziamenti per gli edifici scolastici, tra questi anche quelli di Favara, Palma di Montechiaro e Ribera.

Sono 195 i progetti riguardanti le ‘scuole innovative’ finanziati in tutta Italia, meno del dieci per cento dei quali, cioè solo 14, in Sicilia. Tra questi rientra quello di Aci Sant’Antonio.
Si tratta di un progetto visionario, innovativo nel senso più puro del termine, che in termini di sostenibilità ed efficientamento energetico diverrà un vero e proprio fiore all’occhiello per l’intero territorio. Riguarderà la scuola già presente in via Mario Rapisardi, nella frazione di Lavinaio, un edifico duramente colpito dal sisma del 2018 e sul quale è stato fatto un intervento di messa in sicurezza per permettere ad alunni e docenti di tornare a frequentarlo. L’idea, però, all’indomani della constatazione dei danni subiti dal terremoto è stata quella di ricostruirlo piuttosto che sottoporlo (attivando importanti investimenti economici) a nuovi interventi invasivi per renderlo maggiormente efficiente in termini di sicurezza. Si è pensato, quindi, di demolirlo e ricostruirlo partecipando a un bando che prevedesse proprio questo specifica tipologia di intervento, ed è stato immaginato un progetto ambizioso per un costo totale di circa 1 milione e 657 mila euro, con una struttura realizzata con materiali naturali e bio-compatibili (come isolanti con fibre minerali o naturali) avente una copertura verde del tutto naturale, una sorta di grande tetto-giardino votato ad impermeabilizzare l’edificio, evitare il surriscaldamento e rendersi vero e proprio parco didattico per gli alunni, che lì potranno trascorrere il tempo della ricreazione e dedicarsi alla cura di orti didattici. Inoltre è previsto un impianto fotovoltaico da 15 KW ed un grande affaccio vetrato che permetterà di sfruttare il sole passivo in inverno e di utilizzare l’illuminazione naturale nei mesi estivi, con vetri camera che permetteranno un’acustica ottimale attraverso il fono isolamento.

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“Abbiamo pensato che demolire e ricostruire la scuola fosse la scelta più giusta – ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi – e chiaramente prevediamo per gli studenti un dislocazione temporanea, un luogo che li ospiterà in attesa di inaugurare il nuovo edificio, tenendo presente che uno degli obiettivi è quello di ridurre al minimo i tempi del cantiere. È stato immaginato tutto in un’ottica totalmente green, con tanto di riutilizzo dei materiali di risulta”.

Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea lo straordinario risultato: “Si tratta di un altro grande traguardo di quest’amministrazione che sulla scuola ha puntato tantissimo. Questa a tutti gli effetti è la ciliegina sulla torta, un progetto meraviglioso che diventerà un esempio di approccio all’architettura bioclimatica.

“In un periodo estremamente difficile per la Sicilia in termini di dispersione scolastica, potere offrire ai ragazzi un posto del genere, che diverrà una vera e propria attrattiva ricca di bellezza, è una straordinaria possibilità per compiere un importante passo in avanti. Aci Sant’Antonio è destinata a diventare, così, un esempio di progresso, e questo mi rende davvero felice.

“Ringrazio i tecnici che ci hanno lavorato: l’architetto Mangione, l’ingegnere Oliveri e il caposettore dei Lavori Pubblici, l’ingegnere Ciancio. Tutto questo è frutto di capacità, competenze, visione del futuro. Stiamo scrivendo una pagina importantissima per questo territorio”.

 

Sono 14 le scuole siciliane che beneficeranno dei fondi del Pnrr per la realizzazione e la ristrutturazione di edifici scolastici, di cui 3 nella provincia di Agrigento: Favara, Palma di Montechiaro, Ribera. Ad annunciare i fondi destinati alla Sicilia è la deputata del Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino, componente della commissione Cultura.  L’investimento più grande, per la provincia di Agrigento, è quello che riguarda la città favarese, dove verrà abbattuta e ricostruita la storica scuola “Mendola”, inagibile da diverso tempo e vandalizzata nel corso degli anni. Per l’istituto arriveranno più di 10 milioni di euro, al fine di rifarne una scuola di eccellenza, altri 4 milioni andranno per la ricostruzione a Palma di Montechiaro del plesso “Isabella Tommasi”, mentre altri 3,5 milioni di euro arriveranno al comune di Ribera, per la ricostruzione del plesso Crispi di via Mosca, dichiarato inagibile dopo la perizia che ha certificato la costruzione dell’edificio con cemento depotenziato. “L’obiettivo raggiunto è importante per dare ai nostri giovani scuole sempre più sicure – spiega Cimino – in questo caso il finanziamento rappresenta un doppio risultato perché verranno ricostruiti edifici altrimenti abbandonati e da tempo vuoti perché inagibili”. In totale verranno stanziati 60 milioni per le scuole siciliane al fine realizzare edifici sicuri ed efficienti.

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