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INGV, cooperazione scientifica tra i popoli portatori di pace

I membri del Consiglio di Amministrazione dell’INGV (CdA) sono costernati per quanto avviene nelle varie aree del mondo afflitte da guerre sanguinose e aggressioni ingiustificate contro la vita umana

I membri del Consiglio di Amministrazione dell’INGV (CdA) sono costernati per quanto avviene nelle varie aree del mondo afflitte da guerre sanguinose e aggressioni ingiustificate contro la vita umana.

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La grave crisi umanitaria, politica e militare che strangola il Medio Oriente, in particolare il conflitto tra Israele e Palestina, ha causato e continua a causare vittime, sofferenze, violazioni dei diritti umani e danni irreparabili al patrimonio culturale e ambientale della regione.

 

L’INGV è un ente pubblico di ricerca che opera nel rispetto dei principi di autonomia, libertà e responsabilità scientifica; in aderenza al dettato costituzionale e alla sua legge istitutiva, l’INGV ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della conoscenza della Terra.

 

Il CdA dell’INGV riconosce il valore della cooperazione internazionale e della diplomazia scientifica come strumenti per favorire il dialogo, la comprensione, la risoluzione dei conflitti e la costruzione della pace tra i popoli.

 

La valutazione delle opinioni e delle scelte su temi così fondamentali e delicati come i conflitti in corso in Ucraina, in Palestina e in Africa pertiene alla sfera individuale e alle scelte politiche personali. Tuttavia, il CdA dell’INGV esprime la sua solidarietà a tutte le vittime innocenti del conflitto e appoggia la richiesta di immediato cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi in ogni nazione, e di riprendere i negoziati per una soluzione pacifica e duratura, basata sul diritto internazionale e sulle risoluzioni delle Nazioni Unite, che garantisca la sicurezza, il riconoscimento e l’autodeterminazione di entrambe le parti.

 

 

 

Il CdA dell’INGV non aderisce al boicottaggio nei confronti delle istituzioni scientifiche giudicando prioritario mantenere i rapporti con il mondo accademico e della ricerca, indipendentemente dalla nazione di appartenenza, utilizzando lo strumento della diplomazia scientifica quale sostegno al processo di pace, anche partendo dalle collaborazioni con i colleghi e le colleghe israeliani e palestinesi.

 

Il CdA dell’INGV rigetta l’uso militare delle ricerche, in coerenza con le impostazioni di diplomazia scientifica quale contributo al processo di pace.

 

La scienza non ha confini, anzi li abbatte, unisce: i ricercatori di tutto il mondo dedicano la propria esistenza a migliorare la vita di tutti, in qualsiasi nazione.

 

 

 

Come ha dimostrato Luigi Cavalli Sforza, sulla Terra esiste una sola specie umana, non ci sono razze diverse, che la solidarietà dei e tra i popoli è una conquista possibile e utile a tutti. Ucraini, Russi, Israeliani, Palestinesi, Congolesi: tutti hanno diritto di essere riconosciuti, rispettati e vivere in pace.

 

Riprendendo John Lennon: “Imagine all the people living life in peace… and the world will live as one”.

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