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Sanità: medici, veterinari e sanitari in piazza il 15 dicembre a difesa Ssn

Le richieste dei professionisti della sanità a favore di un Ssn pubblico e nazionale, a partire dalla legge di Bilancio 2023 che deve destinare "risorse reali alla salute dei cittadini"

Queste le richieste dei professionisti della sanità a favore di un Ssn pubblico e nazionale, a partire dalla legge di Bilancio 2023 che deve destinare “risorse reali alla salute dei cittadini”; aumentare “le assunzioni di personale medico, veterinario e sanitario, per migliorare le condizioni di lavoro all’interno degli ospedali e dei presidi territoriali, superando i vincoli imposti dai tetti di spesa, per garantire ai cittadini i livelli essenziali di assistenza in tempi accettabili”; incrementare “le retribuzioni del personale, oggi al terz’ultimo posto in Europa, anche attraverso politiche di defiscalizzazione già concesse alle partite Iva, al settore privato e ad altre categorie del pubblico impiego; rendere “accessibili a tutti i cittadini le prestazioni sanitarie appropriate contro l’allungamento delle liste d’attesa e i viaggi della speranza”.

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Medici, veterinarie e sanitari manifestano, in particolare, contro: “il definanziamento ulteriore della sanità pubblica previsto nei prossimi anni, che costringerà molti cittadini a doversi pagare le cure di tasca propria e ne spingerà tanti altri nel limbo già oggi molto affollato di coloro che non possono pagarsele; le briciole concesse dalla legge di bilancio 2023 al personale della sanità pubblica; il disinteresse della politica nei confronti degli ‘angeli’ e degli ‘eroi’ che hanno evitato al Paese una Caporetto sanitaria ed economica; l’assenza di un piano programmatico di riforma e di rilancio complessivo del Ssn; la regionalizzazione delle cure e la creazione del nuovo mercato sanitario tra Nord e Sud; la mancata risposta alla richiesta di confronto con le rappresentanze sindacali dei professionisti su cui si regge il Ssn”.

 

 

I professionisti, infine, chiedono al Governo e alle Regioni: l’immediata apertura del tavolo per il rinnovo di un contratto nazionale di lavoro sequestrato nelle stanze ministeriali; l’allineamento della spesa sanitaria pubblica alla media dei paesi europei; la depenalizzazione atto medico, riconsiderandolo autonomo scientifico e libero da ideologie.

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