“La grave carenza di operatori sanitari e medici richiede soluzioni radicali a tutela dei pazienti e del personale stesso. Bene ha fatto l’assessorato alla Salute” della Regione Sicilia “ad avviare procedure di reclutamento di personale sanitario, estendendone la partecipazione anche al personale in possesso di qualifica conseguita all’estero, compresi i Paesi extraeuropei”. Lo dice il segretario regionale della Fials(Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) Sicilia, Sandro Idonea. Il sindacato autonomo interviene sul decreto dell’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, pubblicato nei giorni scorsi e ricorda la necessità di procedere con “l’assunzione urgente di personale sanitario per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
“Il decreto dell’assessorato – spiega Idonea – consente di fronteggiare la diffusa e perdurante carenza di personale medico, infermieristico e di supporto all’assistenza sanitaria, determinata anche dalla scarsità dell’offerta del sistema formativo universitario. Tale carenza è destinata, peraltro, a durare nel tempo, anche in considerazione della già avviata riforma dell’assistenza territoriale di cui al Pnrr, che richiede l’immissione in servizio di ulteriori professionisti”. Secondo la Fials servono, dunque, soluzioni radicali nel medio-lungo periodo. “Il ricorso ai professionisti esterni, pagati 100-120 euro orari, si è rivelata una soluzione diseducativa e costosissima per la sanità pubblica, che non può protrarsi nel tempo, ragion per cui si confida nell’immediato avvio da parte delle nuove procedure ‘allargate’ di reclutamento”.