Milano, 4 feb. – Dopo un anno difficile, scandito da restrizioni e rinunce dettate dalla pandemia, l’Italia dei bimbi può rinascere da una bandiera verde: quella delle spiagge ‘amiche’ dei bagnanti in miniatura, selezionate direttamente dai loro medici di riferimento, i pediatri. La prima del 2021 è per la spiaggia di Sampieri a Scicli in Sicilia, una vecchia conoscenza per gli amanti del commissario Montalbano, il celebre personaggio nato dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri. Le immagini del mare azzurro e della sua sabbia fine che scorrono nella fiction a lui dedicata, l’hanno resa iconica. Oggi la spiaggia di Sampieri viene promossa anche come piccolo paradiso a misura di bambini. Si tratta della prima località che ha completato il percorso che porta alla conquista della bandiera verde, spiega all’Adnkronos Salute Italo Farnetani, ideatore del riconoscimento che indica una località marina con caratteristiche ideali per i piccoli e i loro genitori, selezionata attraverso un’indagine condotta fra un ampio campione di pediatri. “Domenica 31 gennaio scadeva il termine per la presentazione delle domande di candidatura – illustra – Funziona così: 35 pediatri, iscritti all’ordine e tracciabili, con un camice bianco capofila, segnalano una località. Non esistono autocandidature, le scelte spettano ai camici bianchi dei bimbi, le bandiere verdi sono un ‘parere medico’”.
Quest’anno, racconta l’esperto, “abbiamo avuto dei ritardi. Anche su questo fronte c’è stato un effetto Covid e le valutazioni sono in corso, le varie località da promuovere sono in fase di elaborazione”. Ma la spiaggia di Sampieri ha camminato veloce e può dire di avere già in mano la bandiera. “Ha avuto due caratteristiche – spiega Farnetani – la prima è che ha presentato la documentazione in anticipo e l’altra è che c’è stato un significativo movimento di pediatri a supporto. Sono infatti arrivate 55 segnalazioni quando ne sarebbero bastate appunto 35. Quindi si sono potuti proclamare in anticipo rispetto agli altri”. “Quello che mi è piaciuto – prosegue Farnetani – è il meccanismo che si è messo in moto: visto anche che la Regione Sicilia dà un contributo economico a chi ottiene bandiere verdi, bandiere blu, o rientra fra i ‘Borghi più belli d’Italia’, il riconoscimento ottenuto farà sì che vengano fuori ulteriori servizi per bambini e famiglie. In più è stata costituita una pro loco” guidata da Salvatore Bonaglini “per Scicli, che si è attivata per far sì che dietro il ‘vessillo’ si possano creare questi servizi. C’è un forte impegno”. La pediatra capofila è una pediatra di famiglia, Venera Padua.
“Il fatto che i camici bianchi stiano investendo tempo in questa fase di super lavoro, dimostra quanto credano nelle bandiere verdi e nel mare dei bambini”, osserva Farnetani. Le bandiere verdi 2021 hanno ricevuto anche 1 candidatura da un Paese europeo ed è già pronta, sempre dall’estero, Coco Beach, Dar es Salaam, in Tanzania, prima località ‘a misura di bambini’ fuori dal Vecchio continente. “E’ stato un anno difficile e il mare sarà ancora più importante per ibambini, che essendo stati molto in casa hanno potuto godere poco dei raggi ultravioletti. Sicuramente questa estate la vedo positiva. Da unlato abbiamo il dato importante dell’anno scorso: con la bella stagione a giugno la circolazione del Sars-CoV-2 ha rallentato. Dall’altro, abbiamo da tener presente che aumenterà il numero di vaccinati e quindi insieme all’immunità naturale dei guariti dovrebbe portare un rallentamento di Covid-19”. “Credo proprio – conclude Farnetani – che il mare potrà dunque essere fatto in sicurezza. Gli assembramenti magari li fanno gli adolescenti o gli adulti. Ai bimbi invece non interessa la movida, a loro interessa stare in spiaggia, vicino all’acqua e questo garantisce anche un minor contagio”.
L’elenco delle località a misura di bimbi verrà comunicato prima dell’estate e la cerimonia ufficiale di consegna delle bandiere verdi è fissata per il 10 luglio ad Alba Adriatica. “In spiaggia ci vogliono il monitoraggio attento degli addetti al salvataggio e servizi anche da asporto per le famiglie. Bastano poi secchiello e paletta, costume, braccioli per chi non sa nuotare, e crema solare immancabile, e c’è tutto quel che serve – chiosa l’esperto – Il mio consiglio: far fare ai bimbi un corso di nuoto, visto che secondo un’indagine in Italia il 30% dei ragazzi non sa nuotare, il 10% lo sa fare solo in piscina, il 30% sa galleggiare, e solo il 30% sa nuotare in sicurezza. E poi partire per l’avventura”.
(Adnkronos Salute)