L’odontoiatria è una tra le branche mediche, che utilizza tecnologie avanzate e quindi sfrutta l’intelligenza artificiale con straordinari risultati.
Uno dei campi d’applicazione ormai divenuto comune tra gli odontoiatri, è l’ortodonzia, cioè quella branca che serve per raddrizzare i denti in malocclusione.
Dalla diagnosi alla progettazione del piano di trattamento. Utilizzando degli scanner intraorali in 3D, che servono per rilevare l’impronta delle arcate in modo digitale, con miglior confort per il paziente, si ha anche una notevole velocità di invio dei file per la realizzazione dell’apparecchio ortodontico, che in questo caso sono delle mascherine trasparenti, detti anche allineatori, progettate e costruite personalizzate. Tutte le informazioni necessarie per lo studio del caso, foto radiografie e scansioni in 3D, possono essere raccolte e gestite digitalmente. La via del futuro per l’ortodonzia del secondo millennio è rappresentata proprio dall’intelligenza artificiale che dominerà la ricerca e la clinica nei prossimi anni, rappresentando l’evoluzione dell’odontoiatria con vantaggi innegabili: flussi di lavoro più produttivi, produzione efficiente, riduzione dei costi e massima precisione.
Ma non vanno sottovalutati gli svantaggi che si possono riscontrare soprattutto nella diagnosi e nel piano di terapia. Qui subentra il fattore umano che fa la differenza, cioè la competenza e l’esperienza acquisita durante gli anni di formazione professionale del dentista ortodonzista, senza la quale, l’intelligenza artificiale e quindi gli allineatori, rischiano di creare dei danni sulla bocca reale del paziente.
Quindi la terapia con gli allineatori, non è una terapia che può essere autogestita dai pazienti, come si vuole far credere con false informazioni commerciali che arrivano dal web. Dietro la progettazione di un caso ortodontico c’è sempre un dentista, che conosce la funzione, il movimento della bocca e l’apparato stomatognatico, e la applica in maniera del tutto personalizzata per quel determinato paziente, perché anche se l’allineamento dei denti può sembrare uguale per tutti i pazienti, di fatto non è mai cosi, i casi ortodontici sono simili ma tutti diversi tra loro, perché diversi sono gli individui. Inoltre non basta la prima parte di terapia, cioè l’allineamento dei denti, ma la terapia deve essere monitorata nel tempo, per evitare recidive che si possono verificare per molteplici motivi. Eruzione dei denti del giudizio, oppure anche abitudini viziate come il serramento o il digrignamento, che portano allo spostamento dei denti.
Anche la malattia parodontale, cioè l’infiammazione delle gengive, porta allo spostamento dei denti. I denti si spostano per tutta la vita, solo che spesso non ce ne accorgiamo perché sono dei micro spostamenti che si evidenziano dopo anni.
Medico Chirurgo Odontoiatra
