Il cibo è il luogo del ricovero, il cibo è un rito quotidiano, è il cibo che attraverso i suoi profumi ei suoi sapori regala la certezza dell’essere.
L’alimentazione nei secoli è cambiata, dalle carni crude e dure, ad oggi cibi super raffinati, molli e spesso adulterati con eccessive aggiunte di zuccheri.
Lo zucchero tra tutti i sapori che gustiamo è il più familiare, la scoperta di questo ingrediente cosi amato ed apprezzato ha rivoluzionato i nostri sapori per secoli.
L’atto di mangiare incomincia nel momento in cui il cibo, superato il controllo degli occhi e del naso, oltrepassa la barriera tattile delle labbra. Riconosciuto come commestibile, finisce prima tra la lingua e il palato e in seguito tra i denti. Generalmente ci accorgiamo di quanto questo processo sia per noi gradito soltanto quando qualcosa nella nostra bocca non funziona.
La domanda più frequente che mi viene posta dai pazienti dopo una procedura chirurgica odontoiatrica è: “cosa posso mangiare?” È ovvio che in prima giornata occorre un po’ di cautela, quindi cibi freddi e liquidi, ma anche non avendo dolore post operatorio, non si possano utilizzare cibi solidi nei giorni a seguire. La consistenza del cibo è fondamentale per favorire la corretta guarigione dei tessuti, sarebbe meglio evitare la crosta del pane, la pizza, pericolosi sono anche i bocconi grossi e duri, ma anche i pezzetti troppo piccoli, i semi ,le spezie ,la frutta secca. Queste particelle di cibo si annidano spesso trai lembi delle ferite, si incastrano con le suture, nella migliore delle ipotesi ostacolano sensibilmente la guarigione, ma molto spesso creano delle grosse complicanze che posson portare anche alla perdita di eventuale impianto dentale appena inserito nell’osso.
È sorprendente notare quali grandi prestazioni i nostri denti sono in grado di garantirci per decenni, sono efficaci strumenti per la masticazione, contribuiscono a darci un aspetto gradevole abbellendo il nostro sorriso e funzionano perfettamente quando parliamo. A lungo andare in realtà, anche i denti più belli si ammalano, si rovinano e devono essere riparati. Non c’è via di scampo i denti necessitano di una “scrupolosa manutenzione”. Negli anni della gioventù magari sotto la protezione della famiglia si aveva un maggior controllo della manutenzione, però a volte succede che uscendo di casa in età adulta, con il cambio delle abitudini quotidiane, a causa dello stress, cambio di stile di vita, gli esami universitari, piano piano si perde attenzione verso i denti, si trascurano. Magari le gengive incominciano a sanguinare, spesso la reazione è quella di non spazzolare più. Incomincia una lenta e inesorabile ascesa verso la malattia parodontale, che può portare anche alla perdita di alcuni denti.
Consiglio: godiamoci queste festività, mangiamo con gioia ma senza esagerare , non solo per i denti ma anche per tutto il resto della salute del corpo, anche se la sera facciamo le ore piccole cerchiamo alla meno peggio di spazzolare i denti o almeno sciacquarli.
Un buon proposito: investiamo un po’ del nostro tempo in una visita odontoiatrica appena finiscono le festività, prima di ripartire per tornare nei luoghi di lavoro o di studio, se viviamo fuori sede.
Basta volerlo, i nostri denti e la nostra bocca ci ringrazieranno con un meraviglioso sorriso.
BUONE FESTE
Medico Chirurgo Odontoiatra
