Palermo, 5 mar. (Adnkronos) – Preghiera per la pace a Trapani. In occasione della Giornata internazionale per le donne, martedì 8 marzo, dalle 21 alle 21.45, nella Chiesa della Madonna del Soccorso, in via Garibaldi, nel centro storico cittadino si terrà un momento di preghiera. A promuoverlo un gruppo di donne della comunità ecclesiale trapanese, che senza particolari sigle di appartenenza, con un approccio ‘globale’ vogliono promuovere la pace “mediante una sintonia di interventi di pensiero e di azione, che non escludono il contributo indispensabile della preghiera”. L’incontro è aperto a tutti, fino al numero massimo di posti previsto per le norme anticovid19.
“In Ucraina anche le donne hanno imbracciato le armi della guerra ma quello che risalta in questi ultimi giorni è soprattutto lo stereotipo che ritorna sui media dei maschi violenti che si esercitano nell’arte della guerra mentre le donne che tornano a svolgere l’antico ruolo di cura dei bambini, dei vecchi, scappano – spiegano i promotori dell’iniziativa in una lettera appello -. Questo terribile conflitto, di cui ancora non abbiamo una reale contezza di atrocità, ci sta mostrando soprattutto il volto femminile di forza e resistenza, capacità generativa e creativa in mezzo alla violenza più buia”.
“Nel tam tam che cerca di sfuggire alla propaganda di guerra – si legge ancora nell’appello – abbiamo appreso di madri ucraine che aiutano e sostengono le madri russe nella ricerca dei corpi dei figli uccisi durante i combattimenti. L’umanità delle donne contro la disumanità della guerra. Da donne che hanno fatto del Vangelo l’ispirazione della vita, nella sera dell’8 marzo, giornata internazionale delle donne, vogliamo unirci in preghiera per far sentire la nostra vicinanza alle donne ucraine, alle donne russe e a tutte le donne che, in mezzo alla violenza dei tanti conflitti dimenticati nel mondo, soffrono e amano, in tutti i campi del lavoro umano: in piedi, da pacificatrici tenaci e operose, continuando a tenere viva la speranza di un mondo più umano nei contesti più impensabili”.