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Traffico illecito rifiuti speciali e inquinamento ambientale: 38 denunciati

Palermo, 15 gen. – Un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi e non è stata sgominata dai carabinieri forestali del Centro anticrimine natura di Palermo – Nucleo investigativo polizia ambientale agroalimentare e forestale, che, a conclusione di un’indagine, avviata nel 2017 sotto la direzione della Dda del capoluogo siciliano, hanno denunciato 38 persone, indagate a vario titolo per reati contro l’ambiente, il patrimonio e la fede pubblica. “Il fulcro di tutte le attività illecite – spiegano gli investigatori dell’Arma – è stato individuato in un impianto di demolizione veicoli, realizzato in una zona destinata a verde agricolo nei pressi di viale Regione siciliana nord-ovest a Palermo, sprovvisto di ogni titolo abilitativo e attivo in spregio alla normativa vigente in materia ambientale”. In quest’impianto di demolizione, esteso 1.500 metri quadrati circa, nascosto dalle piante di agrumi presenti in zona, venivano giornalmente conferiti più autoveicoli, in alcuni casi anche provenienti da precedenti furti.

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Qui i mezzi venivano demoliti senza alcuna cautela per l’ambiente e la salute umana, gli olii esausti e gli altri liquidi pericolosi delle vetture venivano sversati direttamente tra le piante utilizzando i preesistenti canali di irrigazione. I rifiuti venivano trasportati senza alcun formulario o con formulario riportante un codice Eer non corrispondente al rifiuto trasferito e consegnati a due compiacenti impianti di gestione rifiuti regolarmente autorizzati, uno a Palermo e l’altro a Capaci.

I veicoli rubati venivano smontati con maggiori attenzioni: tutti i pezzi ‘pregiati’ erano acquistati da una compiacente ditta di vendita ricambi nuovi e usati della Provincia di Trapani, mentre il telaio, opportunamente sezionato, veniva conferito tra gli altri rifiuti. Anche in questo caso i liquidi pericolosi dei veicoli finivano tra gli agrumi. Nella rete degli investigatori sono finiti parte di coloro che conferivano all’organizzazione gli autoveicoli da smontare, sia quelli rubati che quelli ormai a fine vita.

Tra i proprietari di quest’ultimi, per evitare di continuare a pagare le tasse automobilistiche, qualcuno ha pensato bene di presentare una falsa denuncia di furto e per loro è scattata la denuncia per simulazione di reato. Il proprietario del terreno dove sorgeva l’impianto abusivo, è stato segnalato all’autorità giudiziaria.
(Adnkronos)

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