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Teatro Biondo: debutta “Risate di gioia” con Elena Bucci e Marco Sgrosso

Debutta mercoledì 22 marzo, alle ore 21.00 nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, Risate di gioia - Storie di gente di teatro da un’idea di Elena Bucci, che lo dirige e interpreta insieme a Marco Sgrosso, con il quale ha curato anche la drammaturgia, le scene e i costumi

Debutta mercoledì 22 marzo, alle ore 21.00 nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, Risate di gioia – Storie di gente di teatro da un’idea di Elena Bucci, che lo dirige e interpreta insieme a Marco Sgrosso, con il quale ha curato anche la drammaturgia, le scene e i costumi.
Lo spettacolo è prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE Teatro Piemonte Europa con la collaborazione artistica de Le belle bandiere.
Repliche fino al 26 marzo.

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Bucci e Sgrosso, artisti di straordinaria sensibilità, portano in scena un emozionante spettacolo, un nuovo progetto che si allaccia ad altre loro produzioni in cui la coppia aveva già indagato l’arte del teatro. Un viaggio alla scoperta di una moltitudine di uomini e donne di teatro e che, dietro le quinte e sul palcoscenico, hanno trascorso la loro vita.
La notte di Capodanno, in un teatro abbandonato, due attori senza nome e senza successo, innamorati del loro mestiere pur essendo solo due “comparsoni”, rimangono stregati dall’atmosfera di quel luogo. Immaginano di sentire i bisbigli e i sussurri di chi ha calcato quelle tavole prima di loro. Alcune figure appaiono e se ne vanno, altre si soffermano. Artiste e artisti di ieri, una comunità girovaga e vitale dai molti volti: idealisti, cialtroni, coraggiosi, appassionati, capaci di rinnovare la loro arte ad ogni generazione, di aggirare ogni censura, di vincere ogni difficoltà, ci conducono per mano tra camerini e palcoscenici in un viaggio a ritroso tra Ottocento e Novecento.
Sul palcoscenico prende vita quel legame che si instaura da sempre, oltre il tempo e lo spazio, tra il pubblico e la “gente di teatro”, talmente forte e autentico da nutrire, replica dopo replica, le radici di un antico patto.

Risate di gioia attinge ad alcuni repertori del teatro otto-novecentesco, a saggi e studi di diversa natura: La pazzia di Isabella – vita e morte dei Comici Gelosi, Non sentire il male – dedicato a Eleonora Duse, Bimba – inseguendo Betti e Pasolini, Parola di principe e A colpi d’ascia tratto dal libro omonimo di Thomas Bernhard, Il teatro all’antica italiana di Sergio Tofano detto Sto, Antologia del grande attore di Vito Pandolfi e Follie del varietà a cura di Stefano De Matteis, Martina Lombardi, Marilea Somarè.

 

 

«Come archeologi tra le rovine – sottolinea Elena Bucci – usiamo gli strumenti del teatro, medium che apre spazio e tempo, per evocare frammenti di un’arte tra le più fragili e tenaci e ritrovarne il battito. Cerchiamo suono, immagini e incanto di un patrimonio della tradizione che dimostra intatta la sua sovversiva e rivoluzionaria vitalità».

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