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HomeCronacaPreside arrestata a Palermo, il suo vice "soldi da tutte le parti"

Preside arrestata a Palermo, il suo vice “soldi da tutte le parti”

Dopo il furto di alcune attrezzature il Comune assegnò all'istituto circa 3mila euro

Il 26 agosto scorso dalla scuola Falcone dello Zen di Palermo furono rubati altoparlanti e computer. Un furto denunciato alla stazione dei carabinieri e a seguito del quale la preside Daniela Lo Verde, oggi arrestata dai carabinieri nell’ambito di un’indagine per corruzione e peculato, ottenne sostegno da parte delle Istituzioni anche attraverso contributi economici. Una circostanza che Daniele Agosta, il vice della dirigente scolastica, anche lui finito oggi in manette, ricordava con la donna in una conversazione intercettata dalle cimici dei carabinieri. “‘Per un cornuto un cornuto e mezzo’ gli ho detto. Ci stanno arrivando soldi da tutte le parti” dice l’uomo alla preside, che subito ne rivendica il merito per aver reso pubblica la notizia, “proprio al fine – spiegano gli investigatori – di cavalcare l’onda, pubblicizzare ancora di più il suo personaggio di preside integerrima in prima linea ed ottenere attestazioni di stima, solidarietà, ma soprattutto soldi e aiuti economici dalle istituzioni”.

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“Grazie tu devi dire… perché non l’aveva saputo nessuno… Tu lo devi dire che sono io quella speciale!”, diceva al suo vice. In effetti a settembre il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, attraverso l’associazione Fondazione Sicilia, assegnò all’istituto un contributo di circa 3mila euro per riacquistare le attrezzature rubate.

 

Diversi dispositivi elettronici sono stai sequestrati dai carabinieri della Sezione Eppo del nucleo Investigativo di Palermo, nell’ambito dell’operazione ‘La Coscienza di Zen-O’ che ha portato all’arresto della preside della scuola ‘Falcone’ dello Zen, del suo vice e di una professionista con l’accusa di peculato e corruzione. I militari durante le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati hanno trovato e sequestrato diversi dispositivi elettronici quali computer portatili, smartphone, tablet, giochi da tavolo per bambini ancora confezionati, una cassa audio, una stampante, uno scanner, nonché un maxi televisore da 65 pollici.

 

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