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Policlinico, 16 progetti di ricerca finanziati da Pnrr per oltre quattro milioni euro

16 progetti di ricerca finanziati dai fondi del PNRR in cui è coinvolto il Policlinico di Palermo per un totale di circa 15.550.060,00 euro, di cui 4.221.265,00 destinati all’Azienda ospedaliera universitaria per la propria parte di ricerca

Dai nuovi algoritmi che consentono la previsione del rischio di gravità della malattia epatica, alla genetica e l’interazione ambientale nello spettro della SLA (sclerosi laterale amiotrofica). E ancora, la prevenzione e i meccanismi eziopatogenetici e fisiopatologici della demenza, il trattamento di disturbi neurodegenerativi incurabili, l’innovazione diagnostica per le malattie infiammatorie intestinali nei bambini e negli adulti. Sono solo alcuni dei 16 progetti di ricerca finanziati dai fondi del PNRR in cui è coinvolto il Policlinico di Palermo per un totale di circa 15.550.060,00 euro, di cui 4.221.265,00 destinati all’Azienda ospedaliera universitaria per la propria parte di ricerca.

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In uno dei 16 progetti, presentato dal gastroenterologo Salvatore Petta, e che ha l’obiettivo di sviluppare strumenti di precisione predittivi per la diagnosi del rischio di malattia della steatoepatite non alcolica (NASH), malattia epatica emergente, il Policlinico è capofila. “Lo studio è finalizzato – spiega Petta – a sviluppare e validare un approccio innovativo basato sull’intelligenza artificiale che integri dati clinici, biomarcatori e informazioni genetiche”. In tutti gli altri progetti, l’Azienda ospedaliera universitaria è presente come partner di Enti e istituzioni, tra cui la Fondazione Gemelli, il San Raffaele di Milano, l’Istituto Superiore di sanità.

Il Commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Salvatore Iacolino, commenta: “Il riconoscimento della bontà dei progetti presentati conferma ancora una volta le qualità scientifiche e assistenziali della sanità universitaria. È, pertanto, motivo di orgoglio la qualificata partecipazione del “Paolo Giaccone” a un network nazionale che vede i nostri ricercatori non solo partecipi ma anche protagonisti. Con l’impegno a rendere pienamente concreti gli obiettivi di ricerca che devono avere una ricaduta assistenziale con obiettivi coerenti e unitarietà di intenti facilitando l’accesso a cure sempre più moderne e personalizzate”.

Tutti i progetti dovranno avere inizio improrogabilmente entro il 20 maggio 2023 e avranno una durata di due anni, a tal fine sono già state firmate le Convenzioni attuative tra Direzione generale della ricerca ed innovazione in sanità del Ministero della salute, i Soggetti attuatori/beneficiari e i “Principal Investigator” della ricerca. Alberto Firenze, referente regionale del ProMIS, e coordinatore delle attività sul tema salute che la Regione definisce in ambito comunitario, sottolinea:

 

“I progetti in argomento documentano una ampissima potenzialità scientifica dei ricercatori afferenti all’AOUP e rappresentano una opportunità di crescita dell’Azienda nell’ambito della ricerca biomedica del SSN. D’altro canto, anche alla luce del protocollo di intesa siglato tra AOUP e DASOE, il Policlinico svolge il ruolo di capofila di tutte le aziende del SSR, nell’ambito delle attività concordate con il PROMIS”.

 

(Terranova/Adnkronos)

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