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Palermo: controlli ad ambulanti e pescherie, sequestrate 2,5 tonnellate di pesce

Circa 2,5 tonnellate di prodotti ittici sono stati sequestrati dalla Guardia costiera di Palermo nell’ambito di una serie di controlli in mercati rionali e a venditori ambulanti. In molti casi i militari hanno accertato la mancata tracciabilità degli esemplari e la detenzione di pesce sottomisura, sequestrando 400 chili di pesce, di cui 40 chili di novellame di sarda. Sono state contestate nove sanzioni amministrative per un importo totale di 10.500 euro. Il prodotto ittico, giudicato idoneo al consumo umano da parte dell’Azienda sanitaria provinciale è devoluto in beneficenza al Banco alimentare della Sicilia occidentale. Nel fine settimana appena trascorso, i militari della Guardia costiera e della Compagnia carabinieri Piazza Verdi, hanno effettuato un’ispezione al mercato storico di Ballarò, dove era stata segnalata la presenza di venditori ambulanti che esponevano alla vendita trasgredendo le più elementari norme del ‘pacchetto igiene’ e in assenza di qualsivoglia autorizzazione.

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I venditori alla vista dei militari sono fuggiti lasciando i banchetti incustoditi. Al termine dell’operazione sono stati sequestrati 1.700 chili di prodotti ittici, tra cui 10 chili di novellame di sarda. In due pescherie del quartiere Capo, invece, è stata accertata la presenza di prodotto ittico in vendita in assenza di documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Anche in questo caso è scattato il sequestro di circa 230 chili di merce e ai responsabili sono state contestate sanzioni amministrative per 3mila euro. Anche in questo caso il pesce è stato devoluto in beneficenza. Sotto la lente d’ingrandimento è finito anche un ristorante: pure in questo caso è stato trovato pesce privo di tracciabilità (circa 150 chili), che è stato sequestrato. Al gestore è stata contestata la relativa violazione amministrativa punita con la sanzione pari a 1.500 euro. Il prodotto ittico è stato distrutto da ditta specializzata in quanto ritenuto non idoneo al consumo umano.

 

Nel complesso, sono stati effettuati 50 controlli e accertati 13 illeciti amministrativi, contestate sanzioni pecuniarie per un ammontare totale di 15.000 euro, per un totale di 2,5 tonnellate di prodotto ittico sequestrato, di cui 50 chili di ‘neonata’, ovvero esemplari sottomisura la cui cattura, sempre vietata, impatta fortemente sulla preservazione degli stock ittici presenti nei mari.

 

 

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