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Palermo: arrestato 30enne con 143 kg di hashish e 1 kg di cocaina

I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un soggetto di 30 anni di Palermo e sequestrato più di 143 Kg di hashish, suddivisa in panetti, e quasi 1 Kg di cocaina, per un valore al “dettaglio” di oltre un milione di euro.

PALERMO – I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito dei controlli svolti quotidianamente nell’aerea metropolitana per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un soggetto di 30 anni di Palermo e sequestrato più di 143 Kg di hashish, suddivisa in panetti, e quasi 1 Kg di cocaina, per un valore al “dettaglio” di oltre un milione di euro. All’ingente quantitativo di droga sequestrato si aggiungono banconote per un importo superiore a 17.000 euro, già ripartite in mazzette.
In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, reparto della Guardia di Finanza specializzato, tra l’altro, nel servizio di controllo del territorio, prevenzione e repressione di reati quali il traffico di sostanze stupefacenti, notavano a distanza un soggetto aprire parzialmente la serranda di un box ubicato nei pressi di Via dell’Orsa Maggiore, zona Guadagna, e, dopo essersi guardato più volte intorno, vi accedeva con fare visibilmente circospetto.

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I finanzieri decidevano pertanto di avvicinarsi al box avvertendo da subito un forte odore di sostanza stupefacente, tale da indurli ad entrare e, dopo aver identificato l’uomo, a procedere alla perquisizione del locale, di circa 20 m2 con un’area soppalcata al proprio interno. Nel corso delle operazioni venivano rinvenuti dei grossi imballi in cordura, dal peso di circa 30 kg l’uno, contenenti hashish. Anche grazie al tempestivo intervento dell’unità cinofila Elisir venivano rinvenuti nello stesso box ulteriori panetti di hashish nonché panetti di cocaina, occultati all’interno di uno zainetto posto dentro una cassettiera e, in parte, sopra una scaffalatura.

La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione di residenza del soggetto, dove venivano trovate mazzette di banconote, per lo più di 50 euro, ognuna delle quali arrotolate all’interno di una banconota da 500 euro, per un totale di oltre 17.000 euro, verosimilmente provento dello spaccio della sostanza stupefacente.

Nel box era presente anche parecchio materiale da confezionamento, come una macchina sottovuoto con le relative buste ed etichette adesive con le effigi di Maradona e Scarface che, verosimilmente, sarebbero state apposte sopra i panetti di hashish prima della loro vendita per renderli riconoscibili nel mercato palermitano.

La vendita della sola sostanza riconducibile verosimilmente ad hashish avrebbe fruttato nel mercato al dettaglio introiti per oltre un milione di euro, al quale si aggiungono i circa 75mila euro che avrebbe conseguito l’odierno arrestato dalla vendita della cocaina, parte della quale rinvenuta ancora purissima.

 

 

L’uomo veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale Pagliarelli, nonché il sequestro della sostanza stupefacente e del denaro.

Ulteriori accertamenti effettuati nell’immediato sul conto dell’arrestato consentivano di appurare come fosse stato percettore di Reddito di Cittadinanza sino a luglio 2023, con successiva sospensione del beneficio ad opera dell’art. 13 del DL 48/2023, convertito in Legge n. 85/2023.

L’operazione delle Fiamme Gialle è il risultato dell’efficacia del controllo economico del territorio, assicurato dalle pattuglie su strada e dal dispositivo permanente approntato per la lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, garantito anche attraverso l’utilizzo di unità cinofile specializzate che, non poche volte, hanno prodotto risultati di assoluto rilievo in tale settore.

 

 

Si evidenzia che il provvedimento cautelare in argomento è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare; pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

 

 

 

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