Sold-out con dieci giorni di anticipo per il concerto di Capodanno dell’Orchestra Sinfonica Siciliana che è si è tenuto ieri alle 18 al Teatro Politeama di Palermo. Il viaggio musicale che l’Orchestra ha offerto al pubblico è stata l’Ouverture dall’operetta Il Pipistrello, cui hanno fatto seguito una serie di valzer, polacche e altri ballabili scelti fra i più grandi successi della famiglia Strauss. Il direttore d’orchestra Christian Arming ha confidato che a Vienna li chiamano ‘Bon-Bon’: sono i classici assoluti del valzer, da Wein. Weibund Gesang (Vino, donna e canto), sino a Rosen aus dem Süden (Rose dal sud), Wiener Blut (Sangue viennese) e Unter Donner und Blitz (Sotto tuoni e fulmini).
Dopo l’intermezzo sinfonico della Suite da il ‘Cavaliere della Rosa’ di Richard Strauss e le due Danze ungheresi di Brahms, gli ultimi pezzi del concerto – al quale ha assistito il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla – sono stati la Tritsch Tratsch Polka e il Kaiser-Walzer (Valzer dell’Imperatore), seguiti, a grande richiesta, da due immancabili e attesissimi bis: Sul bel Danubio blu e la Marcia di Radetky.
Per la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana l’idea di riscoprire i grandi classici del repertorio musicale si è rivelata sino ad ora vincente, come dimostrano le vendite di abbonamenti e di biglietti al botteghino, superiori al 30% rispetto all’anno precedente. L’attività della Fondazione riprende il 12-13 gennaio con due concerti diretti dal premio Oscar Nicola Piovani (e resi particolari dall’esecuzione di due brani sinfonici inediti per Palermo) e due concerti che vedranno sul podio, il 19 e 20 gennaio, il maestro Beatrice Venezi, che dà inizio in questo modo a un progetto musicale dedicato a Čajkovskij.