(Adnkronos) – “Il problema che abbiamo oggi è come facciamo ad tenere aperte le scuole: faccio il caso delle Marche, dall’alta valle le famiglie vanno verso la costa ma ogni comune vuole tenere aperta la scuola anche a pochi chilometri di distanza. Per l’infanzia la primaria e la media, il comprensivo unico di territorio diventa fondamentale”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in audizione alle commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera.
Nelle riforme della scuola “bisogna assolutamente tenere conto dei trend demografici – ha sottolineato Bianchi – perché stiamo andando verso una caduta demografica tale per cui il problema principale che noi abbiamo non è l’extranumerosità delle classi, che è praticamente scomparsa, ma è che non riusciamo più a tenere aperte le classi in
gran parte del Paese. Tutte le aree interne, l’area montana e non sto parlando soltanto di zone estreme o periferiche, parlo anche di zone tra Cremona e Mantova”.
“Ricordo che fra le riforme essenziali che dobbiamo fare: una riforma fondamentale è quella dell’orientamento, che dobbiamo fare entro fine anno, la seconda è quella della scuola tecnica e la scuola professionale, la terza – ha evidenziato Bianchi – è quella che nel nostro lessico familiare si chiama ‘numerosità e dimensionamento’, che in realtà vuol dire riorganizzazione della scuola sul territorio”.