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Operazione “Fossa dei Leoni 2”, si chiude il cerchio dei ricercati: tre arresti dei Carabinieri

Due dei ricercati si consegnano spontaneamente mentre il terzo che alloggiava in un B&B di via Etnea a Catania è stato arrestato dai catturandi dei Carabinieri

CATANIA – Sì è chiuso il cerchio degli arresti, eseguiti su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, nell’ambito dell’operazione “FOSSA DEI LEONI II”.
Nel giro infatti di 24 ore, GIRONE Sebastiano Marcello, classe 1993, LENTINI Giovanni Melchiorre Marco, classe 1988 e SCIUTO Claudio Francesco, classe 1989, tutti destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale del Capoluogo etneo, a carico di 14 indagati, accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze, eseguita ieri mattina, nelle Province di Catania, Palermo, Cosenza ed Enna, da oltre cento Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, con il supporto dei reparti specializzati, sono stati tratti in arresto dei militari della Compagnia di Catania – Fontanarossa.

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In particolare, riguardo a  GIRONE e LENTINI, già nel pomeriggio di giovedì, quando è scattata l’operazione, il complesso dispositivo di ricerca predisposto dall’Arma di Catania, forte di una profonda e capillare conoscenza del territorio e dell’ambiente criminale di riferimento, ha consentito ai militari di fare “terra bruciata” attorno ai due soggetti irreperibili, che verosimilmente si sono sentiti braccati dalla fitta rete di pattuglie sul campo, costantemente coordinate dalle varie Centrali Operative. I due infatti, a distanza di un paio d’ore l’uno dall’altro, si sono spontaneamente presentati presso il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa e, dopo le formalità di rito, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, quindi associati alla casa circondariale catanese di Piazza Lanza.

 

Per il terzo soggetto, SCIUTO Claudio Francesco, senza fissa dimora, sono invece proseguite senza sosta le indagini per localizzarlo, attività che in brevissimo tempo hanno portato alla sua cattura.

In particolare il dispositivo messo in atto dai Carabinieri, al termine di una mirata e ininterrotta azione di ricerca, è riuscito a scoprire dove l’uomo si fosse nascosto, un B&B situato lungo la centralissima via Etnea. È quindi stato organizzato un servizio di osservazione “discreto e a distanza”, volto a monitorare gli ingressi della struttura, per cogliere il catturando al momento del rientro. L’attività, partita alle 09.00 di mattina, dopo circa 9 ore, in cui i militari non hanno mai perso di vista l’edificio, ha finalmente dato i suoi frutti. L’uomo infatti, giunto presso l’affittacamere a bordo di uno scooter, è stato immediatamente circondato e bloccato, impedendogli qualsiasi tentativo di fuga.

 

Terminato il blitz, è poi scattata la perquisizione alla camera utilizzata dallo Sciuto, durate la quale è stata recuperata una pistola scacciacani, nascosta in un borsone, insieme ai suoi effetti personali.
L’arrestato, espletate la formalità di rito, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed associato presso la casa circondariale di Piazza Lanza.

 

 

L’operazione denominata “FOSSA DEI LEONI II”, ha consentito di smembrare una fiorente piazza di spaccio articolata lungo il viale Grimaldi, nel quartiere Librino di Catania, conosciuta appunto come “Fossa dei Leoni” (per la sua struttura morfologica) e storicamente riconducibile al clan “Cappello” nella quale avrebbero agito anche gli arrestati.

Emblematiche le contromisure utilizzate dai pushers per evitare di essere sorpresi dalle forze dell’Ordine mentre garantivano il continuo approvvigionamento di crack, cocaina e marijuana ai numerosi acquirenti. Infatti, oltre a suddividere le quotidiane attività di spaccio in turni, con prefiltraggio dei clienti, sia gli spacciatori che le vedette avevano inventati un vero e proprio “codice segreto” per individuare gli stupefacenti: “camicie” per la cocaina, “crackers” per il crack e “giubbotto” per la marijuana.

L’apposizione di vere e proprie “difese passive” nel luogo dello smercio di droga, una palazzina protetta da un portone abusivo, in ferro battuto e apribile solo dall’interno completavano l’intero “apparato”.

 

Nel corso dell’attività investigativa, quali riscontri, i Carabinieri hanno eseguito complessivamente 26 arresti in flagranza di reato, sequestrato circa 67 kg di droga, in prevalenza marijuana, due pistole, un fucile e cartucce di vario calibro.

 

 

Soggetti destinatari di misura cautelare in carcere:

  1. GIRONE Sebastiano Marcello, classe 1993;
  2. LENTINI Giovanni Melchiorre Marco, classe 1988;
  3. SCIUTO Claudio Francesco, classe 1989;

 

 

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