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Minacce di morte e violenze per un debito di droga non pagato, arrestati 2 soggetti

La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato la Polizia di Stato per l’esecuzione di una misura cautelare custodiale, emessa, in data 26 febbraio 2024, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale a carico di due soggetti, un 38enne e un 33enne, in quanto gravemente indiziati, in esito agli elementi acquisiti, della commissione del reato di tentata estorsione aggravata dall’aver commesso il fatto in più persone riunite e all’interno di un’abitazione.

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Le indagini, coordinate da questo Ufficio e tempestivamente avviate dagli investigatori della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura etnea, la notte dello scorso 28 gennaio, hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero che i due destinatari della misura si sarebbero resi responsabili di minacce di morte e di violenze nei confronti della vittima.

 

 

Le investigazioni, scaturite da una segnalazione, giunta al N.U.E., intorno alle ore 3:30, hanno consentito di comprendere le diverse fasi delle condotte illecite perpetrate.
Uno dei due indagati insieme al suo complice, avrebbe esercitato violenza e minacce di morte nei confronti della vittima, esigendo la restituzione di una somma di 3000 euro. La resistenza opposta dalla vittima avrebbe scatenato un’escalation di violenze ad opera dei due aggressori che, messo a soqquadro l’appartamento, colpita al volto con pugni la vittima, non trovando il danaro richiesto, l’avrebbero trascinata a forza fuori dall’edificio, togliendole il cellulare tanto che non era stato più possibile rintracciarla.

 

 

Dal racconto dei testimoni si è acquisito un patrimonio informativo da cui si è rilevato che la somma pretesa fosse riconducibile ad un debito concernente l’ambito degli stupefacenti nonché altri utili particolari ai fini dell’individuazione e del riconoscimento dei due correi.

Invero, tali risultanze sono state corroborate dagli esiti di un sistema di video sorveglianza di interesse, dalle cui riprese sono stati cristallizzati i movimenti dei due indagati, unitamente alla persona offesa, nelle vicinanze dell’abitazione di quest’ultimo in momenti cruciali.

 

I due soggetti, dopo essere stati rintracciati e dopo l’espletamento delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza per essere posti a disposizione dell’A.G.

 

 

 

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