Incontro a Catania Book festival con Joe Bastianich e Tiziano Gaia: “Il grande racconto del vino italiano”

Ieri a Catania Book Festival, presso Le Ciminiere di Catania, si è svolta la brillante presentazione del libro “Il grande racconto del vino italiano, Territori storie e protagonisti” edito da Mondadori. I due scrittori/esploratori come amano definirsi, sono Joe Bastianich, americano di origine italiana imprenditore della ristorazione, conosciuto in tutto il mondo anche per la sua produzione di vini e per la partecipazione a programmi televisivi importanti come Masterchef e Tiziano Gaia regista e produttore di docufilm specializzato in viticultura e presidi slow food. Per gli autori il vino ormai è diventato e lo sarà sempre di più nei prossimi anni un universo affascinante, ricco di storie, tradizioni secolari, esperienze, passioni ed emozioni. In Italia soprattutto dove la produzione ha raggiunto i cinquanta milioni di ettolitri l’anno, la più alta al mondo. Nel nostro paese, parlare di vino significa confrontarsi con l’identità stessa di un popolo, con la sua storia millenaria, i suoi valori e il suo stile di vita. Questo volume che è tra i più esaustivi e rigorosi sul mercato, non è un soltanto un manuale della geografia viticola italiana, o uno strumento per comprendere di quali etichette e vitigni è composto il nostro vino, ma è un viaggio nell’incanto del vino italiano, un invito che gli autori indicano come un itinerario suggestivo che farà unire la viticoltura con il paesaggio, arte e storia, saperi antichi e profumi fuori dal tempo. Ogni capitolo è dedicato a una regione del nostro Paese e comprende una mappa delle Doc e delle Docg, con una descrizione del territorio e dei suoi vini, da quelli più noti a quelli sconosciuti. Il testo è incastonato da informazioni d’approfondimento come le «voci dal territorio» che alcuni produttori tra i più rappresentativi hanno fornito. Ci saranno gli aneddoti personali e famigliari di Joe Bastianich, che ha voluto esprimere tutto il suo amore viscerale nei confronti del vino italiano. Nel caso in fattispecie ci hanno raccontato che nell’edizione precedente mancava il vino dell’Etna che ha avuto da pochi anni un’ascesa vertiginosa e quindi andava inserito nella nuova edizione.